Cosa succede se mettiamo una saponetta tra le lenzuola del letto?
Sapete che mettere una saponetta tra le lenzuola potrebbe migliorare la vostra vita? Facciamo insieme l'esperimento?
Vi siete mai chiesti cosa succede se mettete una saponetta sotto le lenzuola del letto? Forse non vi è mai venuto in mente di usare questa tattica per dormire sonni tranquilli, ma a quanto pare è un metodo davvero perfetto per un riposo notturno sereno, senza crampi alle gambe.
C’è, infatti, chi soffre della sindrome delle gambe senza riposo e durante la notte si sveglia in preda a dolori allucinanti, non riuscendo a riposare quasi per niente. Beh, sappiate che una saponetta salverà queste persone.
Cos’è la sindrome delle gambe senza riposo? Si tratta di un tipo di disturbo neurologico del sonno. Il paziente che ne è affetto, percepisce un desiderio incontrollabile di muovere le gambe, nel tentativo di avere sollievo ai dolorosi crampi. Come principale causa, è stato individuato il fattore ereditario. Ma può essere causata anche da artrite reumatoide, diabete, malattie renali, uremia, carenza di ferro o celiachia.
Ad oggi, non esiste ancora un test che sia in grado di diagnosticare con certezza la sindrome delle gambe senza riposo. I medici individuano il fastidio, dopo aver analizzato i classici sintomi del paziente.
Sappiamo che per evitare i crampi, dobbiamo mangiare cibi ricchi di potassio, sodio, calcio, magnesio e vitamina D. È bene fare un po’ di stretching durante il giorno. Ma non tutti sanno che esiste anche un ottimo rimedio della nonna, per evitare di avere i crampi muscolari durante la notte.
Come utilizzare la saponetta?
Preparate una saponetta, ovviamente nuova e non usata. Mettete la saponetta tra il materasso e le lenzuola. Non ci sono prove scientifiche o studi medici che confermano questa tesi, però sembra funzionare. Sarà solo l’effetto placebo? O dietro c’è qualche spiegazione che ancora non conosciamo? Non lo sappiamo, ma tutti coloro che hanno provato questo rimedio della nonna, testimoniano che funziona davvero!
Beh, cosa dire… provare per credere!