Dimmi come tratti i tuoi dipendenti e ti dirò che capo sei
Il vostro com'è?
Com’è il vostro capo? Di solito il rapporto con il proprio datore di lavoro non è il massimo. Sono poche, infatti, le aziende in cui si respira un clima di tranquillità e dove andare ogni giorno al lavoro può essere un vero e proprio piacere. Eppure conosciamo tutti i vantaggi di un luogo di lavoro dove i dipendenti possono dire di avere un buon livello di qualità della vita. Eppure ogni imprenditore dirige l’azienda a suo modo, in particolare quando si tocca l’argomento welfare. Ma quanti tipi di datori di lavoro ci sono?
Un recente studio internazionale condotto su oltre 800 manager svela le 5 grandi tribù degli imprenditori identificate in base agli interventi effettuati per migliorare la qualità della vita dei dipendenti. 9 imprenditori su 10 sono convinti che i benefit legati al welfare possono aiutare a rendere migliore la vita in ufficio e la produttività. E questo è un bene.
Il 90% degli imprenditori riconosce come fattore importante il rapporto tra la valorizzazione, il riconoscimento dell’impegno e le performance, mentre per il 53% questa correlazione è fondamentale. L’87% sottolinea che anche gli investimenti in comfort e sicurezza sono importanti, mentre l’82% dei manager pensa che il legame tra performance e crescita dei collaboratori attraverso la formazione sia indissolubile.
Quando andiamo a vedere nel dettaglio come si comportano gli imprenditori scopriamo che esistono 5 tribù: la più numerosa è quella degli “Agnostici” (26%), preoccupati dall’attrazione di nuovi talenti e dalla riduzione dell’assenteismo, i “Contrari” (24%), che investono meno degli altri in benefit, i “Convinti” (22%), sicuri dell’efficacia di misure a favore dei dipendenti in relazione alla crescita dei risultati dell’azienda, i “Pragmatici” (16%), perlopiù senior, attenti a misure di individuazione della performance, e gli “Esploratori” (12%), i più desiderosi di sperimentare nel settore.
Silvia Burigana, Marketing & Communication Director di Sodexo Benefits & Rewards, spiega: “Risulta evidente come la ricerca abbia messo in luce il nesso tra qualità della vita sul posto di lavoro e performance dell’azienda, un rapporto indissolubile sul quale i manager intervistati sono d’accordo riconoscendo il rapporto causa-effetto positivo tra lavoratori soddisfatti e risultati economici. Riconoscimento, ambiente lavorativo e crescita del personale sono elementi fondamentali, da loro dipende la qualità della vita delle persone all’interno delle aziende: questo rende necessario mettere a disposizione delle imprese strumenti innovativi, capaci di aumentare benessere e produttività, senza gravare su tempi e costi. Quello che oggi manca è l’applicazione metodica di tali misure, adottate in numero insufficiente alle necessità dell’azienda, che si ritrova a dover fronteggiare difficoltà nell’ingaggiare risorse di valore e contrastare l’assenteismo”.
E il vostro capo, com’è?