Dormire in un Capsule Hotel a Milano: Zzzleepandgo
Arrivano anche in Italia i Capsule Hotel: le stanze capsula originarie del Giappone
Dopo un periodo in cui “grande” era sinonimo di “fico”, sembra che con il passare del tempo tutto si faccia più piccolo: le auto si vanno rimpicciolendo, gli appartamenti si fanno sempre più micro e, a meno che non ci siano figli, si punta al bilocale senza tanti problemi e ora anche gli hotel minimizzano gli spazi creando delle stanze “capsula”: i Capsule hotel arrivano in Italia e più precisamente a Milano con Zzzleepandgo.
Un po’ è la tendenza al rimpicciolimento… un po’ anche la frenetica vita quotidiana che ci impedisce anche di fare una sana dormita in un comodo letto, ecco allora che anche la sala d’attesa e il passaggio tra un volo e l’altro possono diventare un momento ideale per farsi un riposino. Una volta godevamo della vista di improbabili pose prese sulle scomode poltrone degli aeroporti, oggi invece i viaggiatori esausti possono approfittare di un Capsule Hotel.
Cosa è un Capsule Hotel?
Cominciamo a spiegare per chi non mastica il gergo dell’uomo da aeroporto cosa è un Capsule Hotel. Inutile dire che si tratta di un tipo di hotel di concezione giapponese… e si vede! Anche se da noi arrivano ora nel 2015, in Giappone il primo Capsule Hotel è stato aperto nel 1979 e rifletteva proprio la filosofia nipponica di massimo risparmio di spazio, tempo e denaro.
Le stanze di questi hotel sono ridotte ai minimi termini… una sorta di piccolo loculo in un alveare per intenderci. In Giappone la parola d’ordine era naturalmente tranquillità e ordine: venivano rilasciate ciabattine pulite per entrare nell’area delle stanze e anche un accappatoio per “obbligare” a una doccia.
Il Capsule Hotel in Italia
Ora l’esperimento Capsule Hotel sembra sbarcare anche in Italia con una start up opera di tre giovani lombardi: Zzzleepandgo. Perché non rendere più piacevole l’attesa dei passeggeri obbligata dagli immancabili ritardi aerei… soprattutto nei nostri aeroporti?
Questa ideologia fast & cheap cerca comunque di rispettare il massimo comfort possibile con moduli abitativi che cercano comunque di replicare comode stanze d’albergo.
Le stanze di Zzzleepandgo hanno un letto con lenzuola cambiate da un sistema automatico, quindi sempre pulite, sono insonorizzate e areate, hanno servizio sveglia con orario dei voli, wi-fi gratuito, work desk, deposito bagagli.
A differenza dei Capsule Hotel giapponesi che occupavano un’area unica e prevedevano anche degli ambienti comuni, le stanze di Zzzleepandgo sono moduli singoli che vengono posizionati in posti strategici.
Come funziona Zzzleepandgo?
Ci si può registrare dal sito oppure direttamente sul device presente sull’esterno del modulo o ancora scaricando una app sul proprio smartphone (attraverso un account privato si può gestire anche la fatturazione). Una volta registrati si apre il check in e si abbandona la stanza solo dopo aver chiuso il checkout sul device esterno al modulo. Il sistema calcolerà quindi il tempo trascorso nel modulo e applicherà la tariffazione.
Naturalmente la concezione giapponese di Capsule Hotel è molto diversa, come anche l’apertura al concetto di dormire in spazi così ristretti per un breve periodo di tempo. La concentrazione delle stanze in un unico punto, poi, dà sempre l’impressione di dormire in una struttura alberghiera controllata, mentre i moduli di Zzzleepandgo possono dare più l’impressione di isolamento.
C’è da apprezzare però l’idea di questi giovani imprenditori che comunque va incontro a molti disagi dei passeggeri aeroportuali moderni.