Evita 50 anni di carcere grazie a un cane
Lucy era sparita ma quando gli inquirenti si sono messi a ricercarla, hanno fatto una scoperta incredibile. Ecco la storia.
Un uomo che aveva già iniziato a scontare una pena detentiva di 50 anni per presunti abusi se$$uali su minori è stato liberato lunedì dopo la scoperta fatta da un cane. Il cane era un testimone importante nel processo contro di lui. Un idraulico della città di Redmond, nell’Oregon centrale, è stato condannato il 12 aprile 2017 per abusi se$$uali su minori.
Nel processo, la denunciante ha testimoniato che Horner aveva minacciato di sparare ai suoi animali se fosse andata dalla polizia per denunciare le presunte molestie e ha detto di averlo visto sparare alla sua cagnolina, Lucy, uccidendola… Effettivamente Lucy era sparita nel nulla. Horner ha negato le accuse, tra cui anche l’uccisione di Lucy. Circa sei mesi dopo il verdetto, Horner ha contattato l’Oregon Innocence Project. Il gruppo è riuscito a ottenere l’aiuto del procuratore distrettuale della contea di Deschutes John Hummel per cercare Lucy, che, se fosse stata ritrovata viva, avrebbe dimostrato che il denunciante aveva mentito sotto giuramento. Il team ha appreso che Lucy era viva ma che era stata regalata. Trovare, PERò, il nuovo proprietario era difficile. “Hanno fatto un paio di viaggi nella contea di Deschutes, ma lei non c’era”, ha detto all’AP Steve Wax, direttore del gruppo di advocacy.
“Abbiamo sentito che era a Seattle, poi abbiamo saputo che abitava in una casa sulla costa dell’Oregon”.
Alla fine, la ricerca li condusse in una città a nord-ovest di Portland, Gearhart, dove incontrarono il nuovo proprietario di Lucy: la cagnolina era sana e felice.
Il 3 agosto, la Corte d’appello dell’Oregon annullò la condanna di Horner e ordinò un nuovo processo, con la difesa che sosteneva che non gli era permesso presentare prove chiave non correlate al cane.
Un mese dopo, il giudice della contea di Deschutes, Michael Adler, respinse del tutto il caso.
La scoperta di Lucy ha dimostrato che il denunciante aveva mentito sotto giuramento, e questo aveva minato la sua testimonianza.