Fine settimana al Parco nazionale del Pollino: cosa vedere
Gli itinerari da scoprire in un weekend a contatto con la natura
Il Parco nazionale del Pollino ha un’estensione incredibile attraversando la Basilicata ed arrivando fino alla Calabria. Istituito nel 1993, conserva e tutela il pino loricato, una pianta rara da proteggere. Ma non solo. La fauna e la flora di questo parco naturalistico, è diversificata e preziosa: dallo scoiattolo al lupo, dai caprioli al falco pellegrino, da torrenti a vaste praterie. Scoprirlo tutto in un solo weekend sarebbe impossibile, per questo vi consigliamo quali possono essere i sentieri ed i percorsi più belli da non perdere per un fine settimana da sogno.
Il contatto con la natura, senza dubbio, rigenera sia il corpo che la mente. Le carte escursionistiche che riguardano il Parco del Pollino sono innumerevoli, e per questo vi suggeriamo di avvalervi del supporto di una guida ufficiale che possa accompagnarvi dovunque vogliate, anche perché il Parco presenta una morfologia prevalentemente montuosa. Insomma, ci sarà da camminare, ma potrete godere di paesaggi veramente unici in uno dei Parchi nazionali più grandi della Penisola.
1. La Serra delle Ciavole: il cimitero dei pini loricati
Uno dei percorsi più caratteristici del Parco del Pollino è quello rivolto alla scoperta del Monte Serra delle Ciavole, conosciuto per il famoso “cimitero dei pini loricati“, un luogo magico dove assistere alla maestosità della natura, ed una delle cime più alte del parco. Al cospetto delle forme artistiche ed imponenti dei pini loricati rimarrete a bocca aperta.
2. Il Bosco Magnano e il Fiume Peschiera
Nel Comune di San Severino Lucano potrete assistere ad un percorso naturalistico alla scoperta del Bosco Magnano, un’ampia distesa di cerri e faggi, attraversato dal torrente Peschiera. Tra gli alberi più importanti, la Rovere meridionale e l’Acero di Lobel, nonché l’Agrifoglio. Non dimenticatevi di ammirare esemplari di lontra e soprattutto il raro scoiattolo meridionale, presente solo in Calabria e in una piccola parte della Basilicata.
3. Le gole del Raganello: un canyon profondo per le escursioni
Riserva naturale situata in provincia di Cosenza, in Calabria, ed istituita nel 1987, le Gole del Raganello sono una bellezza naturale da non perdere. Si estendono per 1.600 ettari nel Parco costituito da imponenti formazioni rocciose che ne fanno un vero e proprio canyon da attraversare con escursioni guidate su gommoni e kayak. Dalla Sorgente della Lamia al Ponte del Diavolo, potrete solcare le acque del Raganello per ben 17 km.
4. Il Monte Pollino
2.248 m di altezza, è la seconda vetta del Parco, che offre anche il nome all’intera riserva naturale. Nota per il fenomeno della glaciazione, i cui residui sono presenti ancora oggi, e per i nevai stagionali.
5. Il Dolcedorme
Ecco la cima più elevata del Parco con 2.267 metri, il Dolcedorme è un vero e proprio paradiso dove rilassarsi a contatto con la natura più selvaggia. Immancabile l’escursione della conca della fossa del Lupo, uno dei circhi glaciali più imponenti del Parco, dove potrete ammirare i massi erratici, massi di notevoli dimensioni rimasti dopo le diverse glaciazioni.
Per tutte le altre escursioni date un’occhiata qui.
Fonti: vacanzattivajournal.com; agriturismocielogreco.it; wikimedia.org; cailagonegro.files.wordpress.com; i.ytimg.com; calabriatours.org; catastoforre.aic-canyoning.it.