“Ho partorito il figlio di mio fratello e sono pronta a farlo una seconda volta”. La storia di Sabreena Handerson diventa virale
Sabreena Handerson ha portato in grembo, per 9 mesi, il figlio di suo fratello e suo cognato. Oggi ne è fiera: "È il mio nipotino speciale"
Qualcuno l’applaude, qualcun altro la critica, ma Sabreena Handerson è orgogliosa della sua vita e dell’amorevole gesto compiuto per suo fratello. Proprio lei ha voluto raccontare la loro storia sui social e in pochi mesi ha già fatto il giro del mondo.
Sabreena Handerson è una donna 31enne che vive in California. Ha scelto di aiutare suo fratello e il marito nella nascita di un figlio, facendo da madre surrogata. I suoi ovuli e lo sperma di suo cognato. Per 9 mesi ha cresciuto il suo nipotino nel proprio ventre e alla nascita è stata felicissima di affidarlo tra le braccia dei suoi nuovi genitori. Oggi lo definisce il suo nipotino speciale.
Non solo, Sabreena ha confessato di essere disposta a farlo anche per una seconda volta, nel momento in cui il fratello e il cognato decideranno di avere un altro figlio.
All’amore fraterno non c’è mai limite. Tutto è iniziato nel 2020, quando Shane mi ha confessato il suo desiderio di diventare papà. Naturalmente non poteva farlo da solo, lui e il marito avevano bisogno di una madre surrogata. Io ero già mamma di 4 bambini e conoscevo bene le spese di quel procedimento. Ho sentito di doverlo fare, per amore di mio fratello. Il bambino avrebbe avuto comunque il suo sangue e quello del marito. Così mi sono offerta e loro hanno accettato.
Il piccolo Tristan oggi ha un anno ed è circondato dall’amore dei suoi papà e della zia Sabreena.
Sono orgogliosa di quello che ho fatto. Sono due genitori meravigliosi. Per me è il mio nipotino speciale e sono disposta a rifarlo. Tristan appartiene a loro, non è mai stato mio.
La storia di questa donna è diventata virale sui social e ha ricevuto tantissimi complimenti da parte di utenti di tutto il mondo. Certo, sono arrivate anche le critiche, ma Sabreena è troppo fiera della sua famiglia per lasciarsi ferire.