I 5 tipi di tifoso da evitare durante le partite
...non invitateli mai, a meno che non abitino con voi!
È tempo di calcio, in tutte le salse a tutte le ore del giorno e dai divani spuntano i più disparati tipi di tifoso, ve ne presentiamo 5. Per ogni tifoso c’è una specifica tecnica di neutralizzazione, quindi munitevi di criptonite e iniziamo! Ecco i 5 tipi di tifoso da non invitare mai a casa, a meno che non siate costretti!
La moglie molesta
Questo essere di sesso femminile si rivela molto utile in fase pre-partita, quando si appresta solerte a cucinare un lauto banchetto per i tuoi amici la sera dei Mondiali. Durante la partita, però, ella subisce una trasmutazione e diventa una presenza molesta incapace di seguire il gioco e piuttosto prona ad impedire a te di seguirlo.
Nonostante non abbia alcuna velleità calcistica, la moglie molesta siede accanto al tifoso durante tutti i 90 minuti, e in ogni singolo istante fa domande irritanti e inopportune. Non avendo la benché minima idea di ciò che sta accadendo in quel prato così ben curato che qualche sciagurato ha deciso di insozzare con delle righe bianche invece di piantare rose da gara, ella tedia gli astanti con domande del tipo: “Ma perché vanno in un angolo? Cos’è il fuorigioco? Ma prima il portiere non stava a sinistra?” Infine la sua tangibile inadeguatezza la porta a giocherellare con i cuscini del divano o a guardare in controluce la presunta polvere sul vaso cinese regalatole dalla prozia dello Yemen.
Come distrarla?
“Amore, ma i bambini non li dovevi prendere tu dalla piscina?”
Il tifoso incompetente
Il tifoso incompetente è colui che guarda la partita solo quando ci sono i Mondiali e solo quando è in campo la Nazionale Italiana.
Non è minimamente informato sulle nuove regolamentazioni calcistiche e non si aggiorna su tutto ciò che di nuovo è stato istituito.
Ogni 10 minuti chiede il punteggio ignorando completamente la grafica in sovrimpressione.
Il tifoso incompetente riesce ad andare nel panico quando la Nazionale gioca con la seconda maglia confondendogli le carte in tavola e mettendo così in crisi tutte le sue certezze: “Per chi tifiamo ora?”
Quando si palesano discorsi sui giocatori e la formazione scelta dal mister, risponde citando i nomi di “Cabrini Baresi Inzaghi e Paolo Rossi.” Belli i vecchi tempi, eh!
Raggiunge il suo apice quando esordisce con un “Beh, in fondo stiamo giocando molto bene!” e dopo 1 minuto subiamo goal.
Come neutralizzarlo?
Prendere una federa.
Riempirla di mattoni…
Il tifoso superstizioso
“Per la finale dei Mondiali 2006, quando abbiamo vinto, Zio Carmelo era seduto a destra di Zia Maria, Nonna Lina era seduta al centro tra Annuccia e Santino, Nonno Pasquale era in poltrona con polmone d’acciaio alla sua sinistra, io avevo i pantaloni blu e la camicia a righe e Mammà aveva il grembiule a quadretti macchiato di sugo perché aveva fatto la parmigiana. Dobbiamo rimetterci tutti così!” Il problema è che Nonno Pasquale, buon’anima, è defunto da un anno, Zia Maria 3 mesi fa è fuggita con l’idraulico, Zio Carmelo dal gran dispiacere si è trasferito a Cuba e Annuccia e Santino che nel 2006 avevano 12 anni adesso ne hanno 20 e le partite le vedono al pub con gli amici.
Come fare? Il tifoso superstizioso non si perde d’animo: va ad accendere un cero al suo santo di fiducia poi tira fuori il suo corredo di cornetti, amuleti scaccia-sfiga e santini e li dispone intorno al televisore, tira fuori dalla cantina anche il polmone d’acciaio di Nonno Pasquale perché non si sa mai.
Gesti scaramantici – Foto: L’allenatore nel pallone con Lino Banfi
Come neutralizzarlo?
Trattandosi di soggetto altamente psicotico, meglio non contrariarlo. Se non volete vederlo mai più, chiamatelo “menagramo” o “iettatore” e sparirà dalla vostra vita. Però attenzione, potrebbe lanciarvi il malocchio!
Il tifoso che urla contro la tv (credendo che questa possa sentirlo)
Fa parte di quella categoria di tifosi che rende impossibile qualsiasi tipo di conversazione legata al calcio.
Il tipico soggetto che spara insulti a ripetizione alla televisione, che urla contro il mister, che impreca contro l’arbitro, che crede e manifesta platealmente che siano tutti imbecilli.
A piccole dosi può risultate anche divertente quando elenca il numero di amanti che sicuramente ha la moglie dell’arbitro, o il nome delle ossa che vorrebbe rompere ai giocatori avversari. Si aggiunge a ciò tutto il repertorio farmaceutico illegale che i giocatori, a detta sua, hanno nell’armadietto.
Ma il più delle volte la sua giusta definizione è irritante e greve ai limiti della sopportabilità, il suo apice lo tocca quando urla frasi senza senso del tipo “vai con la rovesciata” anche se la palla è rasoterra, “quello è rigore” mentre è un fallo dell’attaccante per di più fuori area.
Come liberarsi di costui?
Inutile cercare di neutralizzarlo con frasi del tipo “ma perché non fai l’allenatore?” perché risponderebbe con un “eh, se non era per il ginocchio…”
Il tifoso saputello detto anche wiki goal
Se siete in grado di isolarvi e non sentire ciò che accade intorno a voi durante una partita della nazionale, allora avete chanche di sopravvivere al tifoso saputello. Egli, infatti, non perde mai occasione di informare tutti i suoi amici del numero di goal subiti dal portiere della Costa d’Avorio, o degli assist fatti dal centro avanti del Giappone e ovviamente conosce a memoria le statistiche di ogni singolo giocatore, da Messi a Luther Blissett.
Se l’Italia giocasse contro la Costa D’Avorio polemizzerebbe con le scelte del mister della squadra avversaria dicendo che al posto del portiere del Gagnoa avrebbe dovuto convocare quello del Mimosas (tanto perché lui le cose le sa e deve palesarle, chi lo contraddirebbe?)
Affine al saputello è il tifoso fondamentalista, quello che guarda la Nazionale solo per dovere di firma.
Il tifoso fondamentalista tifa quasi esclusivamente per la sua squadra del cuore e quando questa perde ovviamente è sempre colpa dell’arbitro, della direzione del vento o del fatto che la sua squadra giocasse controsole.
Generalmente non conosce i giocatori della Nazionale ma solo i convocati della sua squadra preferita e protesta perché il mister non fa giocare il centroavanti della sua squadra e lo lascia in panchina solo perché il titolare è stato capocannoniere della scorsa stagione come record di goal ed è al massimo della forma.
Se l’Italia perde ovviamente è per colpa del fatto che non è stato convocato il portiere della sua squadra, poco importa che questi sia spagnolo con cittadinanza tedesca.
Per sopravvivere ad una serata in sua compagnia dotatevi della sua criptonite: l’alcool, di solito personaggi come questo non reggono 2 birre, lo troverete addormentato sul divano.