Il cuore non soffre di Alzheimer: date una carezza a chi ne soffre, se ne ricorderà

Si pensa che le persone che soffrono del morbo di Alzheimer siano disconnesse dalla vita reale, che sia impossibile entrare nel loro mondo, ma una nuova tecnica ci dimostra invece che sono comunque collegati ai ricordi presenti indelebilmente nel nostro cuore

Si pensa che le persone che soffrono del morbo di Alzheimer siano disconnesse dalla vita reale, che sia impossibile entrare nel loro mondo, ma una nuova tecnica ci dimostra invece che sono comunque collegati ai ricordi presenti indelebilmente nel nostro cuore. Secondo un articolo pubblicato su The Mind, l’approccio da avere con le persone che ne soffrono dovrebbe essere un altro.

Per affrontare la malattia, non bisogna lasciare da sole le persone che ne soffrono. Bisogna star vicino a loro e ai loro famigliari. La persona che soffre di Alzheimer non è più la stessa persona di prima, perde la sua identità. Non è connessa con il presente, con situazioni reali, sembra totalmente persa. Tutti soffrono a vederla così e tutti ne soffrono, perché si crea un’immagine diversa da quella che avevano in precedenza. E’ come se fosse una nuova persona. La persona che ne soffre non può più fare le cose che faceva prima. E la perdita di memoria pian piano la porta a essere una persona diversa, anche dal punto di vista del comportamento. C’è però una parte della memoria che non viene mai intaccata: stiamo parlando delle emozioni create dai ricordi che vengono custoditi nel profondo del cuore. E’ da qui che bisogna ripartire per cercare di recuperare l’identità della persona malata. Bisogna mettersi nei loro panni, provare un atteggiamento di empatia, cercando di mettersi al posto dell’altra persona. Non dobbiamo cambiare chi soffre di Alzheimer, dobbiamo prima capirle e poi parlare al loro cuore.

Dobbiamo cercare di stare accanto a queste persone e non pensare che ormai per loro non ci sia più niente da fare.

Certo, non torneranno più quelle di prima, non saranno più le persone che abbiamo conosciute, ma saranno sempre loro e noi dovremo fare tutto quello che è in nostro potere per cercare di parlare al loro cuore.

Condividete!