Il Metodo Tomatis per recuperare la serenità e migliorare la percezione di noi stessi
Una vera e propria pedagogia dell'ascolto per ritrovare in noi equilibrio e sicurezza
In un quotidiano sempre più complesso, fitto di impegni, doveri, lavoro e responsabilità spesso ci si può ritrovare a vivere piccoli disagi, a volte con noi stessi e a volte anche nell’interazione con gli altri.
Fortunatamente qualche periodo di difficoltà e alcuni problemi da superare non si trasformano per forza in vere e proprie patologie.
Certo è che l’impegno a preservare o a ristabilire un buon grado di serenità nella vita dovrebbe essere una priorità e per questo se esistono dei metodi per migliorare il nostro equilibrio, magari proprio in quei momenti NO, vale la pena conoscerli e nel caso sperimentarli.
In questo ambito molto vasto può essere utile conoscere l’esistenza del Metodo Tomatis utilizzato oggi per migliorare e risolvere moltissime problematiche che vanno dall’apprendimento in modo più celere di una lingua straniera, alla correzione del senso del ritmo o dei disturbi della voce di un cantante al recupero di una buona postura e ancora al miglioramento della nostra serenità mentale e di conseguenza del nostro modo di vederci e di avere coscienza di noi nei confronti degli altri.
Vi sembrano molti problemi e magari anche molto diversi l’uno dall’altro?
In realtà sono tutti legati strettamente tra loro: scopriamo il perché.
1) Chi è Tomatis
Alfred Tomatis nasce a Nizza il 1 Gennaio del 1920. Il padre, di origine italiana, era un famoso cantante lirico all’Opera di Parigi.
Proprio la familiarità con il mondo della musica e in particolare con quello dei cantanti ha giocato un ruolo importantissimo nell’esperienza umana e professionale di Tomatis.
Conseguita la laurea in medicina, si specializza in Otorinolaringoiatria.
Le sue prime esperienze cliniche furono nel campo delle sordità professionali e nel trattamento di cantanti (amici del padre) che presentavano problemi di voce.
Ben presto Tomatis inizia a dirottare le sue ricerche sulla stretta relazione che intercorre tra l’orecchio e la voce, cioè tra ascolto e comunicazione.
Inventa un apparecchio l’“Orecchio Elettronico”, capace di trasformare la voce educando l’orecchio. Nello stesso tempo spiega le proprie osservazioni cliniche formulando le leggi “dell’effetto Tomatis”, ovvero:
1) La voce contiene solo i suoni che l’orecchio può percepire.
2) Se si modifica l’ascolto, la voce ne è immediatamente e inconsapevolmente modificata.
3) E’ possibile trasformare in modo duraturo la fonazione se la stimolazione uditiva è mantenuta per un certo tempo.
Questi i principi che gli permisero di sviluppare l’Audio-Psico-Fonologia ovvero la disciplina che studia come l’uomo sviluppa e utilizza la capacità di comunicare con se stesso, con gli altri e con l’ambiente.
2) Qual è il principio fondamentale del metodo Tomatis
Il Metodo Tomatis è prima di tutto una pedagogia dell’ascolto, che dà al soggetto l’opportunità di utilizzare al meglio il suo l’apparato uditivo. Le ragioni che portano una persona a compromettere il proprio ascolto sono profondamente radicate nella sua storia personale e familiare.
Se l’individuo fa proprio un certo modo di ascoltare, quel modo è per lui il migliore per quanto possa avere in concreto dei limiti e su quel modo occorre lavorare.
Una delle considerazioni fondamentali di Tomatis è che il desiderio di comunicare ha origine nella vita intrauterina.
E’ ormai risaputo infatti che il feto può ascoltare e che i suoni che giungono al suo orecchio sono filtrati dal liquido amniotico in cui si trova immerso. In questo ambiente sonoro il feto inizia attivamente ad ascoltare la voce materna ricca di frequenze acute e sviluppa il suo primo approccio con l’affettività.
In più l’ambiente sonoro del feto risulta importantissimo perché ha un ruolo decisivo nella maturazione del sistema nervoso.
L’orecchio elettronico di Tomatis, attraverso una stimolazione sonora simile a quella intrauterina, mira a riattivare tali processi arcaici di ascolto che a seguito della terapia risvegliano nel soggetto il desiderio di comunicare.
Il metodo consiste nel riportare gradualmente l’orecchio ad ascoltare questo tipo di suoni, ricchi in frequenze acute, con l’aiuto della musica filtrata e addirittura della voce materna filtrata.
Durante le sedute il soggetto interessato ha modo di riattraversare per mezzo dell’ascolto le diverse fasi dello sviluppo: dall’utero alla comunicazione esclusiva con la madre, fino alla comunicazione con il mondo esterno.
Partendo dall’ascolto di brani musicali modificati dall’Orecchio Elettronico, si passa a una fase più attiva del trattamento: il soggetto infatti deve poi ascoltare la propria voce che gli viene restituita in cuffia dall’apparecchio, in tempo reale.
Questo metodo è particolarmente efficace nell’insegnare alla persona ad ascoltarsi, portandola a una maggiore consapevolezza di se.
La lettura a voce alta con l’aiuto dell’orecchio Elettronico è utilissima per tutte le persone che presentano problemi di linguaggio o che, più semplicemente, desiderano imparare più facilmente una lingua straniera.
Per questo motivo il metodo Tomatis è spesso seguito anche dagli attori che vogliono memorizzare più facilmente il loro copione.
3) Alcune aree di applicazione del metodo Tomatis
1) Postura: una persona che ascolta bene diventa cosciente della propria postura e durante il training audio-vocale acquisisce una corretta postura d’ascolto: la schiena sarà diritta, ma non rigida, la testa prenderà la giusta distanza dalle spalle, con collo e mascella rilassati e il torace si aprirà per favorire un’ampia respirazione.
2) Sistema neurovegetativo: la persona sperimenta un riequilibrio del sistema neurovegetativo, che si riflette in un miglioramento del sonno e dell’appetito.
3) Stanchezza, depressione: le persone che hanno la tendenza a essere stanche o depresse, spesso hanno una voce piatta, senza tono, con un contenuto molto scarso di alte frequenze. L’effetto energizzante della musica contenente molte frequenze acute è di notevole aiuto anche a persone che hanno subito danni neurologici o altri problemi fisici, che sfociano spesso in un abbassamento generale dell’energia.
4) Benessere nella vita quotidiana: l’aumentata ricarica corticale risultante dall’ascolto di musica ricca in alte frequenze si traduce in un aumento della motivazione personale, maggiore facilità nel lavoro, un abbassamento del livello di fatica, un accresciuto senso di vitalità, un miglioramento dell’attenzione, concentrazione e memoria e minore bisogno di sonno nel caso in cui la persona tenda a compensare il calo di energia dormendo molto.
Tutti questi fattori, ma soprattutto l’accresciuta capacità di concentrazione e memoria, possono aiutare considerevolmente a migliorare la comunicazione e l’apprendimento.
5) Controllo fisico: la stimolazione dell’orecchio, tramite la musica filtrata, agisce sull’immagine corporea, migliorando la consapevolezza e il controllo di tutti i segmenti corporei; inoltre il sistema vestibolare controlla la consapevolezza temporo-spaziale richiesta nel ritmo e nell’equilibrio; molti sportivi, soprattutto sciatori anche famosi, integrano gli allenamenti con sedute d’ascolto.