Il peggio dei social durante le feste

Ecco cos'è comparso sulle nostre bacheche durante le feste natalizie

 

Il popolo del web è capace di meravigliare chiunque, anche se il meglio  viene espresso durante le festività natalizie, intasando le bacheche altrui di post superflui. Quali sono stati i post più fastidiosi che avete trovato sui vostri social durante le feste appena passate?

Auguri con tag

Questo è un must di tutte le festività, perpetrato dagli utenti che dopo anni non hanno ancora capito il significato della parola spam. Così, mentre voi state vivendo serenamente la vostra vita, vi arriva quella terribile notifica, quella che vi avvisa che TizioCaio vi ha taggato in una foto (con altre cinquanta anime sfortunate) per farvi gli auguri di Natale.

Vogliamo poi parlare delle immagini utilizzate? Foto dal sapore trash, con qualche battuta che non fa ridere e magari anche in bassa risoluzione. Sul serio gente, che problemi avete?

 

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Auguri!

Io odio il Natale

Potrebbe tranquillamente essere una citazione di Puffo Brontolone, eppure ogni anno c’è sempre chi si lamenta per le feste. “Il Natale è diventata una festa di puro consumismo, non c’è più passione”, “odio il buonismo del Natale”, “a Natale fa freddo”…

Ragazzi, avete ragione: al di là delle vostre preferenze personali, un po’ di cinismo nella vita fa sempre bene e tutte quelle che fate sono ottime obiezioni, ma lo spirito del Natale non è nemmeno ripetere le stesse cose ogni anno con la speranza di litigare con qualcuno!

Teorici dell’albero di Natale

Non sapevamo che addobbare un albero di Natale fosse diventata una scienza esatta, basata su una perfetta equazione che bilancia palline, lucine e ghirlande. Di idee su come fare l’albero ce ne sono a bizzeffe, ma fanno molta tenerezza quelle persone tra i nostri contatti convinti di conoscere la Verità assoluta sul perfetto addobbo… che poi, alla fine, il loro albero non è nemmeno un granché.

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Predicare bene e razzolare male

Regali brutti

Quest’anno tutti hanno ironizzato sui regali brutti: video e battute su sciarpe, calzini, ciabatte e altri cliché in ambito regali sono diventati presto virali. La domanda è: se ogni anno vostra zia vi regala il solito paio di calze bruttissime non è forse arrivato il momento di farglielo notare? È vero che per il codice del galateo è estremamente scortese non apprezzare un regalo, ma ci sono anche modi molto gentili per far notare la cosa.

Che poi, diciamolo, ci facciamo delle grandi risate sui regali brutti perché la maggior parte delle persone che ce li donano non hanno Facebook: sareste capaci a fare altrettanta ironia sapendo che vostra zia legge i vostri post?

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Anche no, grazie.

I cenoni

Il cenone della vigilia, il pranzo del 25, il pranzo del 26, la veglia del 31… quante volte vi siete seduti a tavola di fronte a un banchetto natalizio nelle passate feste? E quante volte siete stati minacciati dalla nonna con una fetta di torta, un dolcetto o un bis di vitello tonnato? Da questo punto di vista il Natale più che una festività è una battaglia campale, ma di questo non ci lamentiamo assolutamente, anzi!

Il problema è il dopo, quando il tutto si traduce in post pieni di sconforto per l’imminente iscrizione in palestra, per la dieta, per il petto di pollo al vapore e le verdure lesse. Domanda: se è una tortura così grande perché abbuffarsi ai cenoni? E al contrario, se vi piace mangiare in compagnia e godervi le feste, perché poi vi fate venire i sensi di colpa?

Grandmother holding homemade pie --- Image by © 2/Headhunters/Ocean/Corbis

No nonna, sono sazio!

 

Credits: oggi.it, ebaumsworld.com, littleowlski.files.wordpress.com, vacanzadinatale.com, wallpapers9.org, huffpost.com, sheknows.com