Il Piccolo Principe: 5 lezioni di vita sempre attuali
Un libro per grandi e piccini che racchiude tanti insegnamenti importanti confermati dalla scienza
Chi non ha letto Il Piccolo Principe almeno una volta?
Il libro de Il Piccolo Principe è stato pubblicato il 6 aprile 1943 negli Stati Uniti, mentre i lettori francesi hanno dovuto aspettare fino al 1946 per conoscere l’eroe di Antoine de Saint-Exupèry.
Un centinaio di pagine illustrate, tradotte in 288 lingue e dialetti: Il Piccolo Principe è infatti l’opera che vanta più traduzioni al mondo e che da più di settant’anni affascinano grandi e piccini.
Come tutti sappiamo in realtà Il Piccolo Principe non nasce come semplice libro per bambini, ma nasconde tra le parole incastonate sapientemente tra le sue pagine infinite lezioni di vita per tutti gli uomini: bisogna solo saperle cogliere.
Gli insegnamenti e gli spunti di riflessione che questo libro stimola a fare sono davvero tanti: soffermiamoci su alcuni dei più interessanti e sempre attuali.
1) Per stare bene con noi stessi non dobbiamo essere troppo seri
“Le amministro. Le conto e le riconto. È difficile, ma io sono un uomo serio” – L’uomo d’affari.
Il Piccolo Principe durante il suo viaggio per i pianeti incontra un uomo d’affari la cui caratteristica principale è quella di essere molto serio.
Non fa che contare tutte le stelle della galassia, incessantemente: si ritiene soddisfatto perché crede di possederle tutte, ma la sua vita è fatta solo di monotonia e solitudine perché non si dedica ad altro, finendo per non apprezzare nemmeno la bellezza delle stelle.
La lezione di vita: abbandoniamo la troppa serietà che ci rende rigidi per apprezzare il vero significato delle cose.
Il parere della scienza: numerosi studi scientifici hanno portato a pensare che nella vita non ci sia niente di meglio di una bella dose di sane risate per stare bene con se stessi e a lungo.
Nel 2014, alcuni ricercatori di un’università californiana hanno dimostrato che le persone che ridono possono contare su una memoria migliore e sono meno stressate e altri studi come quello condotto dai ricercatori dell’Università del Maryland rivelano che il senso dell’umorismo può proteggerci dai disturbi cardiaci.
2) Dobbiamo riconnetterci alla nostra creatività di bambini
“Ma chiunque, fosse uomo o donna, mi rispondeva “È un cappello”. Allora non parlavo di boa, di foreste primitive, di stelle. Mi abbassavo al suo livello. Gli parlavo di bridge, di golf, di politica e di cravatte. E lui era tutto soddisfatto di aver incontrato un uomo tanto sensibile” – Il narratore.
Vi ricordate il boa che digerisce un elefante?
Eppure tutti gli adulti vedevano sempre solo la medesima cosa… un banale cappello.
Per questo il narratore abbandona la sua passione per il disegno fino all’incontro con il Piccolo Principe il quale ovviamente comprende subito che si tratta di un elefante dentro un boa.
E dato che la sua immaginazione è davvero tanta, quando chiede al narratore di disegnargli una pecora, preferisce il disegno di una cassetta: in questo modo può immaginare che la pecora sia all’interno.
La lezione di vita: gli adulti perdono quel briciolo di follia capace di spingerli a immaginare e creare come bambini.
“I grandi amano le cifre (…) Se voi dite ai grandi ‘Ho visto una bella casa di mattoni rosa, con gerani alle finestre e colombi sul tetto’… loro non arrivano ad immaginarsela. Bisogna dire: ‘Ho visto una casa da centomila franchi’. Allora esclamano: ‘Com’è bella!'” spiega il Piccolo Principe.
Gli adulti preferiscono i numeri e le cose immediate e dimenticano di guardare in profondità: perdono la propria curiosità diventando passivi.
Il parere della scienza: la creatività e l’immaginazione fanno bene alla salute!
Uno studio della rivista Psychology of Music suggerisce, ad esempio, che chi studia pianoforte è meno stressato quando improvvisa sul palco. Inoltre, la creatività permette di capire meglio gli altri, come indica un altro studio sulla musica pubblicato nella rivista Annals of the New York Academy of Sciences Researchers.
Le persone creative vanno alla ricerca di nuove esperienze, pongono le giuste domande, osservano gli altri e soprattutto sono capaci di allontanarsi dalle proprie convinzioni, condizione necessaria per avere sempre la mente aperta e senza tabù inutili.
3) È sempre meglio scegliere con il cuore
“Ecco il mio segreto. È molto semplice: non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi” – La volpe.
Il Piccolo Principe ama una rosa del suo pianeta che assomiglia in tutto e per tutto alle rose che osserva sulla Terra. Ma la sua rosa è unica perché l’ha scelta: è una rosa “unica al mondo”, gli dice la volpe, perché le ha dedicato il suo tempo.
La lezione di vita: il Piccolo Principe rappresenta la spontaneità dei sentimenti.
A differenza degli esseri umani del pianeta Terra che penserebbero con la testa, vedendo nella sua rosa solo un fiore, lui pensa istintivamente con il cuore. Secondo la volpe è solo così che si può scoprire l’essenziale.
Il parere della scienza: uno studio pubblicato nel 2012 nella rivista Journal of Organizational Behavior and Human Decision afferma che nel processo decisionale l’intuizione sarebbe efficace quanto un approccio analitico.
Nel mondo degli affari, un individuo che conosce bene la sua area di competenza prenderà decisioni migliori affidandosi “alla pancia” (pare che spesso funzioni addirittura meglio così). Per prendere decisioni migliori, abbiamo bisogno di trovare un equilibrio tra intuizione (che serve a colmare il divario tra istinto e ragione) e ragionamento razionale.
4) Dedicare del tempo a se stessi è il segreto della felicità
“Ebbene, ora che fa un giro al minuto, non ho più un secondo di riposo. Accendo e spengo una volta al minuto!” – Il Lampionaio.
Sul quinto pianeta il Piccolo Principe incontra un personaggio davvero stravagante: ogni minuto deve accendere e spegnere il suo lampione. Ogni minuto per lui vale un giorno. Non ha mai tempo di riposarsi o di dormire.
La lezione di vita: bisogna apprezzare ogni istante che passa e trarre il meglio dalla vita.
Il parere della scienza: il sonno pare essere fondamentale.
Dormire poco sembra aumentare il rischio di diabete, malattie cardiache, ictus, alcune tipologie di cancro, problemi di memoria, emotività più spiccata, aumento dell’appetito… vi sembra poco?
Occorre quindi dormire e dedicare tempo a se stessi prendendosi delle pause dal lavoro: lavorare eccessivamente aumenta il rischio di depressione e favorisce l’ictus.
5) Bisogna avere il coraggio di lanciarsi verso nuove scoperte
“Non è il geografo che va a fare il conto delle città, dei fiumi, delle montagne, dei mari, degli oceani e dei deserti. Il geografo è troppo importante per andarsene in giro. Non lascia mai il suo ufficio” – Il geografo.
La lezione di vita: tendiamo a restare ancorati alla nostra“comfort zone” perché è più facile che correre dei rischi. In realtà dobbiamo approfittare del nostro tempo sulla Terra per vivere esperienze diverse, fare nuove conoscenze e girare il mondo… in poche parole dobbiamo sperimentarci.
Il parere della scienza: quando siamo stressati o di fronte alle sfide siamo più efficienti, accogliere le sfide ci aiuta a invecchiare meglio.
L’età passa, ma noi possiamo tenere in forma la mente se apprendiamo con regolarità cose nuove che richiedono i nostri sforzi per poter essere assimilate al meglio.
La morale in conclusione è che dobbiamo metterci del nostro e sforzarci tutti i giorni di non perdere il bambino che c’è in noi, quel lato infantile che ci fa diventare curiosi, attenti senza chiusure, allegri e un pochino spensierati.
Solo coso potremmo vivere un po’ più sereni godendo appieno del nostro passaggio sulla Terra.