Il suo grande desiderio era mettere le ciglia finte, ma questo è diventato il suo peggior incubo
Il desiderio di una ragazza di mettere le ciglia finte si è trasformato in un vero e proprio incubo: ecco perché
Al giorno d’oggi molte persone diventano fan delle procedure estetiche che cercano di perfezionare o migliorare la bellezza. Tuttavia, non è così facile come sembra, per alcuni, esaudire questo desiderio e la storia di Anni lo dimostra. Questa ragazza ha infatti avuto un risultato spaventoso dopo aver messo le ciglia finte.
Tutto ciò che Anny voleva era avere ciglia piene e lunghe; per questo ha deciso di applicare delle ciglia finte. Per lei sembrava essere qualcosa di facile e molto semplice ma, sfortunatamente, quello che non si aspettava è successo. La sua esperienza si è trasformata nell’incubo peggiore: scopriamo insieme che cosa è successo.
Quello che doveva essere qualcosa di meraviglioso si è rivelato un vero disastro, perché il risultato è stato terribile. Anny pensava di essere nelle mani di un professionista ma, alla fine, ha ricevuto un brutto trattamento, che ha finito per farle cadere le ciglia.
Sui social la giovane ha condiviso il risultato delle ciglia e le immagini pubblicate, come tutti hanno avuto modo di notare, si sono rivelate davvero preoccupanti. Di fronte a quanto accaduto, gli utenti di tutti i social network hanno espresso solidarietà e si sono indignati per la situazione della giovane che ora sogna di avere le stesse ciglia che aveva prima del trattamento.
Oltre a perdere le ciglia, Anni ha avuto il bisogno di curare l’infezione e le palpebre. Peggio ancora, altre donne hanno commentato il post di Anny, riferendo di essere state ferite da procedure cosmetiche mal eseguite come questa. Un’ex cliente del salone in cui si è recata Anny per fare il trattamento ha scritto alla ragazza:
L’anno scorso ho vissuto la stessa esperienza. Capisco il tuo dolore e la tua rabbia perché per un mese ho dovuto indossare enormi occhiali da sole in modo che nessuno potesse vedere che disastro fosse.