Illusione ottica: quante zampe ha l’elefante nell’immagine?

Illusione ottica: quante zampe ha l'elefante nell'immagine? È quasi impossibile indovinare il numero esatto!

In questo articolo ti sveliamo una nuova illusione ottica, quante zampe ha l’elefante che vedi nell’immagine? Pochi riescono ad indovinare il numero esatto. Concentrati!

https://youtu.be/3DbdPX3lzac

Questo test sull’elefante ha confuso molti utenti sui social. L’immagine genera più dubbi che certezze se non viene osservata attentamente. In pochi sono riusciti ad indovinare il numero esatto delle sue zampe.

Illusione ottica, quante zampe ha l’elefante?

Questa nuova sfida visiva sta spopolando sui social. Se guardi l’immagine senza osservare i dettagli, sicuramente ti sembra un elefante del tutto normale. Ma la domanda è: quante zampe ha?

Guardala bene, riesci a rispondere alla domanda? L’artista ha scelto di lasciare degli spazi vuoti tra le zampe e questo ha generato confusione (e mal di testa).

Ma c’è un modo per determinare quante zampe ha. Ecco la soluzione:

Il modo per determinare il numero preciso di zampe che ha l’elefante c’è ed è anche abbastanza semplice.

Quello che dovresti fare è coprire i “piedi” dell’animale con le mani. In questo modo, ciò che confonde i tuoi occhi appare molto più chiaro. Se lo stai facendo, vedrai chiaramente il numero corretto delle zampe, cioè quattro.

Questo è l’effetto che fa inclinare il cervello e ti fa vedere le zampe dove, invece, ci sono semplici spazi vuoti.

Un utente sui social ha scritto:

“Il motivo per cui hai problemi con questa immagine è dovuto al fatto che l’artista che l’ha realizzata è stato molto intelligente. L’unica zampa di elefante corretta nel disegno è la zampa sinistra posteriore. Quella è completamente intatta mentre le altre no. Se guardate molto da vicino noterete che il resto delle zampe non hanno il piede. Fondamentalmente, chi ha realizzato il disegno ha tagliato i piedi e li ha posizionati tra le zampe reali. Guarda da vicino l’immagine e vedrai esattamente di cosa sto parlando”.

La soluzione