La bimba che sembra una bambola

Charlotte è nata con una forma di nanismo così strano che non riuscivano a darle un nome. I genitori erano disperati ma oggi le cose per lei sono ben diverse

Diventare genitori è il sogno di molte giovani coppie, l’amore che può darti un figlio è imparagonabile a qualsiasi cosa. Le cose però non sempre vanno per la meglio e la storia di questi due giovani genitori e della loro piccola Charlotte ne è la prova tangibile. Emma Newman e Scott Garside erano estremamente eccitati quando furono informati che sarebbero diventati genitori di una bambina.

Ma solo quando è nata Charlotte, si sono resi conto di quanto sarebbe stato difficile compiere questo passo. Le dimensioni della piccola appena nata erano paurose.

I medici informano i genitori che Charlotte era nata con una forma di nanismo primordiale, ma era così strana che non sapevano ancora darle un nome preciso. Le condizioni della piccola avevano impedito la sua crescita e i medici avevano riscontrato anomalie nel suo sistema nervoso.

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I dottori hanno informato i genitori che la loro piccola era la bimba più piccola del mondo, e i problemi che avevano riscontrato nel suo corpo non le avrebbero permesso di sopravvivere più di un anno. Non riusciva neanche ad alimentarsi correttamente.

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Molti dissero alla mamma che sembrava una bambola di porcellana, Emma era distrutta dal dolore. Amava incondizionatamente quella bambina, ad una mamma non importa nulla dell’aspetto ma il terrore di perderla era alle stelle.

La storia però ha un lieto fine: la piccola Charlotte oggi ha nove anni. Nonostante le sue piccole dimensioni e la diversità rispetto alle compagne della sua età ce l’ha fatta. Oggi ha mille modi per essere felice, gioca con le sue sorelle maggiori, ama andare a cavallo e nonostante non abbia le capacità motorie di una bimba di nove anni non le spaventa nulla.

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È una bimba con tanto entusiasmo e voglia di vivere, non si è mai scoraggiata per i suoi deficit motori e ha superato mille ostacoli. È una bambina straordinaria