La moda di incorniciare la pelle tatuata dopo la morte
Così i tuoi cari possono avere un quadro macabro in tuo ricordo...
Cosa succede ai nostri tatuaggi quando moriamo? Verrebbe da dire che non fanno altro che venire nella tomba con noi. E invece potrebbe non essere più così, perché sta dilagando una nuova moda che trovo decisamente macabra. The National Association For The Preservation Of Skin Art (NAPSA) consente di conservare i propri tatuaggi anche dopo la morte: devono essere ritagliati i pezzi di pelle che li contengono e poi, dopo essere stati incorniciati come quadri, possono essere donati ad amici e parenti. In nostro ricordo… Una foto non bastava.
Come dimostra il video qui sotto, l’idea non è nuova, ma Charles Hamm, fondatore e presidente di NAPSA ci spiega com’è nata l’idea: dal momento che lui si è fatto fare un bel tatuaggio sulla schiena, che gli è costato 50 ore di dolore, ha iniziato a contemplare l’investimento consistente che aveva messo in questo lavoro. Trovando ingiusto che dopo la morte venisse sepolto con lui.
“Ho fondato personalmente NAPSA perché volevo salvare il mio inchiostro per i miei cari e per permettere ai miei tatuaggi di dichiarare che chi sono veramente“.
Ci sono già alcuni membri che hanno donato i loro pezzi di pelle: voi lo fareste mai? E soprattutto, esporreste mai pezzi di pelle tatuata appartenuta a vostri cari?