La storia della piccola Batya, il “mostro” di Internet
Tutti l'hanno derisa e chiamata mostro, incolpando i suoi genitori. Ecco la storia della piccola Batya
La bambina protagonista di questa storia, si chiama Batya ed è diventata famosa in ogni parte del mondo, per via del suo aspetto. La piccola è nata, affetta da due malattie, la sindrome di Pfeiffer e la sindrome di Antley-Bixler. Quando si trovava ancora nel grembo materno, nessun medico aveva previsto la sua sopravvivenza dopo la nascita, tanto che ognuno di loro, consigliò alla sua mamma, di scegliere abortire subito.
Fortunatamente, la madre di Batya ha deciso di portare, comunque a termine la gravidanza e questo angelo ha dimostrato di essere riuscita a battere ogni previsione. E’ nata con il sorriso e oggi ha un anno. Purtroppo molto spessa è stata derisa per via del suo aspetto e i suoi genitori si sono dovuti sentir dire come avevano fatto a scegliere di darla alla luce e che sarebbe stato meglio abortire. Batya è cieca e sorda ed ha anche bisogno di un supporto per poter respirare. “Nessun medico le aveva dato nemmeno la più piccola possibilità di sopravvivenza. Quando mia figlia è nata, le mancava l’ossigeno, ma è sopravvissuta. Aveva la testa deformata e gli occhi sporgenti. Aveva la schiena storta e di certo non era una di quelle bambine appena nate, che ti fermi a guardare, pensando di non aver mai visto niente di più bello. Era diversa e io ne ero consapevole e sapevo anche che non sarebbe stato facile, ma io non avrei mai rinunciato a lei, era la mia meravigliosa bambina”, ha raccontato la mamma di Batya. I due genitori, orgogliosi della loro bambina, hanno pubblicato delle sue foto sui loro profili social, ma si sono ritrovati a dover leggere dei pesanti insulti verbali e perfino minacce di morte.
L’hanno chiamata mostro e nessuno riusciva a spiegarsi come questi due genitori fossero stati così egoisti.
“Come avete pensato a credere che fosse giusto far nascere una bambina così?”
Ogni parola ha spezzato i loro cuori, ma questi due genitori, continuano a guardare la loro figlia con orgoglio e non c’è stato un solo momento, in cui si siano pentiti della loro scelta.
Noi vogliamo augurare a questa bambina, una vita lunga e felice, insieme alla sua famiglia. In bocca al lupo Batya!
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