La storia di Remi, un piccolo miracolo
Nessuno le aveva dato la minima speranza, ma oggi Remi è considerata un piccolo miracolo
La protagonista di questa storia è una donna di nome Sarah Sartorius, che non molto tempo fa, ha scoperto di essere incinta del suo secondo figlio. Dopo pochi mesi di gestazione, Sarah ha iniziato a sentirsi male… la donna credeva di avere una semplice influenza, ma per accertarsene, ha deciso di recarsi in ospedale.
Qui, i medici, l’hanno informata che non si trattava affatto di influenza, ma aveva un’infezione da stafilococco. Purtroppo durante l’intervento dei medici, questi hanno notato che la frequenza cardiaca della sua bambina continuava a diminuire. La situazione iniziò a degenerare e alla fine, si sono trovati costretti a far nascere la piccola. Sarah era in anticipo di quattro mesi, la piccola Remi Elisabeth è nata a sole 24 settimane. La donna era distrutta, era consapevole del fatto che la sua bambina non aveva molte possibilità di sopravvivere, essendo così prematura: “mi hanno ricoverato in ospedale, i medici hanno cercato il battito di mia figlia, rendendosi poi conto di quanto fosse basso. Mi hanno portato di corsa in sala operatoria e hanno fatto un’ecografia. Li sentivo mentre tra di loro continuavano a ripetere che avrebbero dovuto farmi partorire. Era come un brutto incubo da cui non riuscivo a svegliarmi. Mi hanno addormentata… mi sono svegliata in lacrime, in una stanza vuota. La mia Remi è nata alle 13:37. Quando me l’hanno fatta vedere, non riuscivo a crederci. Era bellissima ed era piccolissima. La vedevo così fragile e indifesa. Vederla è stata una gioia, ma allo stesso tempo non riuscivo a trattenere le lacrime, perché sapevo che probabilmente non sarebbe sopravvissuta.
Ho pregato ogni singolo giorno, alla fine lei si è dimostrata una vera guerriera.
Dopo 153 giorni in ospedale, i più infernali della mia vita, i medici mi hanno informata che potevo portarla a casa.
E’ stato il giorno più bello della mia vita. Oggi Remi è cresciuta e nulla mi separerà più dalla mia amata bambina.”
Questa storia ci insegna che non bisogna mai perdere la speranza e non bisogna mai smettere di lottare. Remi è un piccolo miracolo, che porteremo sempre nel cuore. Che tu possa essere sempre felice.
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