La vera essenza dello yoga spiegata attraverso la fotografia
I meravigliosi scatti di Michael O'Neill
Il fotografo Michael O’Neill è diventato famoso per essere diventato nel tempo il grande ritrattista delle celebrities: da Andy Warhol al Dalai Lama, tantissimi i volti passati sotto la sua grande arte e pubblicati sulle migliori riviste come New York Times Magazine e Rolling Stone.
Recente è la sua raccolta davvero voluminosa intitolata On yoga destinata a essere ricordata come uno dei suoi più importanti lavoro: una successione infinita di pose di pace dove il fotografo cerca, attraverso i suoi meravigliosi scatti, di spiegare la vera essenza dello yoga.
Per lungo tempo (quasi 10 anni) O’Neill ha osservato molto da vicino il mondo dei cultori dello yoga regalandoci così degli scatti destinati a celebrare non i personaggi che la praticano così bene, ma la stessa disciplina in sé, al tempo stesso filosofia di vita e anche vero sport.
Dice O’Neill: “Tutto ciò che volevo era rendere omaggio all’antica pratica dello yoga e comprendere questo momento unico di pace prima che svanisca”, un vero e prezioso omaggio a quella che lui stesso ha definito “l’architettura della pace“, ovvero tutte quelle pose che permettono di avvicinarsi in qualche modo all’infinito.
E così possiamo osservare monaci che meditano sugli altopiani del Tibet, ballerine impegnate in pose che tolgono il fiato in contesti metropolitani, ragazzini intenti a praticare la Mallakhamba sui campi da wrestling e tanti altri ancora.
Il libro, che raccoglie 200 fotografie di grande impatto visivo, è disponibile in Italia già dal 28 settembre, “Sullo yoga. L’architettura della pace”.