Le donne riscrivono la Bibbia
Una ventina di teologhe hanno deciso di mettere mano al testo sacro!
Le donne riscrivono la Bibbia. Dopo anni di accuse al testo sacro della religione cattolica, indicato come poco attento a tematiche femminili, ecco che una ventina di teologhe hanno deciso di rimetterci mano. Per dimostrare che, in realtà, la figura della donna è molto importante nel racconto della nascita della religione cristiana. Elisabeth Parmentier, Pierrette Daviau e Lauriane Savoy e altre studiose cattoliche e protestanti vogliono dare una nuova rilettura alle Sacre Scritture, con Une Bible des Femmes.
Le studiose vogliono dimostrare che, in realtà, la Bibbia non è incompatibile con i valori femministi. Stanche di una visione che vedeva la donna sottomessa, sia dal punto di vista cultura che fisico, ecco che una ventina di teologhe cattoliche e protestanti hanno preso la Bibbia proponendo una nuova lettura critica e, ovviamente, femminista.
“Une Bible des femmes” (Una Bibbia delle donne) è un nuovo libro che è stato pubblicato da Labor et Fides. Il testo è nato per dimostrare che “i valori femministi e la lettura della Bibbia non sono incompatibili”. A cura di Elisabeth Parmentier, Pierrette Daviau e Lauriane Savoy, il progetto è stato lanciato a Ginevra da Parmentier e Savoy, due insegnanti della Facoltà di Teologia, fondata nel 1559 dal padre del protestantesimo francese.
“Abbiamo scoperto che c’era molta ignoranza dei testi biblici, molte persone che non li conoscono più, o che pensano che siano completamente fuori moda, non adeguati ai valori contemporanei dell’uguaglianza, della parità“, queste le parole di Lauriane Savoy nello spiegare in cosa consiste il loro progetto.
Lauriane Savoy aggiunge che la Bibbia contiene molti passaggi in cui la figura femminile è denigrata. Ma ce ne sono anche numerosi in cui la situazione viene completamente ribaltata, in cui si parla di libertazione.
“La Bibbia non è un testo monolitico. È composto da numerosi libri, scritti in epoche diverse e di generi diversi, e comunque è piena di contraddizioni. I testi vanno letti criticamente”.