Mamme e lavoro: come liberarsi dai sensi di colpa
Cosa fare per dedicarci ai nostri figli e agli impegni
Una mamma che lavora a tempo pieno non ha una vita facile. I suoi sensi di colpa aumentano ogni volta che è costretta a chiudere la porta di casa e lasciare il suo bambino o la sua bambina con i nonni o la babysitter. Liberarsi da questi sensi di colpa e rendere il ritorno al nostro lavoro meno traumatico è importante e possibile. La madre ha bisogno di stare a posto con la sua coscienza, per la serenità di tutta la famiglia. Ecco cosa fare.
Come liberarsi dai sensi di colpa
Dare alle cose la giusta priorità
Prima di rientrare al lavoro, è importante fare un’analisi di cosa volete fare e di quali sono le vostre esigenze, dando la giusta priorità alle cose. Una volta chiarito questo, e il tempo che si ha a disposizione, sarete pronte a conciliare gli impegni nel modo migliore.
Non essere troppo severe con noi stesse
Uno dei sentimenti più frequenti legati al lavoro post maternità è la sensazione di non riuscire a gestire la nuova situazione. Dovete o invece saper accettare che non si può fare tutto e cercare di non essere troppo severe con voi stesse guardando. Ad esempio, i bambini alla sera sono generalmente più agitati del solito, quindi se rientrate dal lavoro e il bambino piange non dovete prenderla sul personale.
Accettare l’aiuto delle persone
Un altro step importante è accettare l’aiuto degli altri. Partendo dal presupposto che poter contare su persone che ci stanno vicine e che ci danno una mano può rivelarsi molto utile.
Creare una routine con il bambino
Un altro passo importante per gestire al meglio la situazione mamma-lavoro è creare una routine fatta di coccole e di attenzioni. Al rientro dal lavoro, è importante dedicarsi solo al bambino per almeno 15-20 minuti, con coccole e attenzioni senza altri impegni e distrazioni.
Comunicare con le persone che ci aiutano
Dovete imparare a comunicare con i nonni o con la tata a cui affidate il vostro bambino, spiegandogli ciò che si desidera venga fatto ma cercando di mediare anche con il loro punto di vista. Lo stesso vale per il datore di lavoro, con il quale occorre trovare un accordo in vista delle nuove esigenze.
Essere positive
Per gestire al meglio il rientro sul lavoro è bene darsi del tempo. Accettare che si andrà incontro a un momento di assestamento e che magari si farà fatica a essere concentrate come prima. L’importante è quindi darsi dei piccoli obiettivi quotidiani, mantenendo un’attitudine positiva. Non dovete dimenticare che si è mamme ma anche donne e che tutti abbiamo bisogno di coltivare anche altri aspetti della nostra vita.
Scegliere con cura a chi affidare il bambino
Molti dei sensi di colpa delle donne nascono dall’idea di lasciare il proprio figlio a qualcun altro, specie se è molto piccolo. I bambini si adattano molto e fino a un anno e mezzo hanno bisogno di una figura di riferimento costante. Per cui fino a quest’età sarebbe meglio affidarli a una tata di fiducia o a nonni, per poi passare al nido.
Fonte: elle.it