Milano, lo sport come strumento di integrazione
Ecco il progetto Cuore di Zuppa.
Come migliorare l’integrazione nel nostro paese? A Milano sport e alimentazione sono le chiavi di un progetto realizzato da Cuore e Parole Onlus insieme a Canottieri Milano, con il co finanziamento del Comune della città meneghina. Si tratta di un progetto volto a favorire l’accoglienza e l’integrazione di 180 minori dai 4 ai 16 anni. Grazie a Cuore di Zuppa, nome del progetto, che permetterà a questi ragazzi di trascorrere una vacanza estiva alla Canottieri Milano, all’insegna del benessere e dello sport.
La società sportiva, durante i campi estivi dedicati a bambini e ragazzi delle scuole primarie e secondarie, propone attività sportive, che nel caso di questo progetto diventano non solo regole per una vita sana e una crescita equilibrata, ma anche un modo per integrare i ragazzi che provengono da paesi vicini o lontani a noi.
Pierfrancesco Majorino, assessore alle Politiche Sociali, Salute e Diritti, spiega “Il Comune di Milano è orgoglioso di finanziare progetti come questo che offrono a bambini che vivono situazioni particolari la possibilità di godere di una o due settimane in una struttura simbolo dello sport e della socialità milanese. Ci impegneremo sempre di più, grazie anche alla collaborazione con i nostri partner del Terzo Settore, affinché nessun bambino debba sentirsi meno fortunato o discriminato rispetto ai suoi coetanei”.
Il progetto Cuore di Zuppa negli ultimi due anni ha raggiunto obiettivi importanti con workshop formativi e percorsi interculturali condotti nelle scuole dagli operatori di Cuore e Parole e di Farsi prossimo Onlus per sensibilizzare i ragazzi sia alle regole della buona alimentazione sia al valore del multiculturalismo, associati a laboratori di cucine etniche dal mondo nelle diverse municipalità e con la chat psicologica a cura di liberaMente Onlus e l’annesso presidio presso la Casa Pediatrica (ASST Fatebenefratelli-Sacco).
Ivano Zoppi, Presidente di Cuore e Parole, sottolinea: “Finisce la scuola ma la nostra missione educativa continua, ogni giorno. Per questo serve la collaborazione di tutte le figure che ruotano attorno alla vita dei nostri ragazzi, perché operino insieme per tramandare valori, per creare un dialogo costante e convincerli che possiamo essere per loro dei solidi riferimenti”.
Mentre Paolo Invernizzi, presidente della Società Canottieri, conclude dicendo: “Essere parte del progetto Cuore di Zuppa ha un alto valore sociale per la Canottieri. Significa far praticare sport a ragazzi che non ne avrebbero la possibilità, far assaporare loro un ambiente sano che li fa sentire tutti a casa e uguali, far capire ai nostri giovani, fin da piccoli, quanto sport e alimentazione siano collegati per il nostro benessere”.