Quante donne lavorano in Italia?
Quante donne lavorano in Italia? Qual è la percentuale dell'occupazione femminile nel nostro paese?
Quante donne lavorano in Italia? L’occupazione femminile in Italia ha raggiunto livelli che rientrano nella media europea oppure il gender gap, sia dal punto di vista delle opportunità di avere un lavoro, di fare carriera sia dal punto di visto dell’avere lo stesso stipendio dei colleghi maschi, è ancora molto, troppo ampio? Purtroppo i dati statistici sul lavoro femminile in Italia non sono proprio così incoraggianti come potremmo sperare.
Il più recente rapporto Oxfam dedicato al lavoro delle donne dedicato all’occupazione femminile in Italia e in Europa ha preso in considerazione la situazione che si vive in 28 paesi dell’Unione Europea nel 2017. Le donne in Europa sono ancora pagate meno degli uomini. Sono sempre loro a essere protagoniste del precariato. E sono le donne a essere occupate in ruoli che non tengono conto dei loro studi o delle loro capacità professionali.
Inoltre, in Europa le donne sono ancora coloro che nella famiglia si sobbarcano la maggior parte delle incombenze del lavoro domestico, quindi in teoria hanno un doppio lavoro. Se le donne venissero pagate per il lavoro fatto a casa, il loro stipendio sarebbe decisamente alto (anche se sempre più basso di quello che noi donne meriteremmo per tutto quello che facciamo ogni giorno).
Quante donne lavorano in Italia?
Donne e lavoro in Italia non vanno d’accordo, ma non è che nel resto d’Europa le cose vanno meglio. In Europa le donne sono costrette a lavorare 59 giorni in più rispetto ai colleghi maschi per poter avere lo stesso stipendio. In Italia, invece, una donna su quattro è sottoccupata.
Nel 2017 in Italia più del 10% delle donne occupate si trovava a rischio povertà: donne che lavoravano, che portavano a casa uno stipendio, ma che vivevano in nuclei famigliari con un reddito al di sotto della soglia del rischio di povertà. L’Italia è uno dei peggiori paesi dell’Unione Europea per quanto riguarda questo indicatore. Senza dimenticare che meno della metà della popolazione femminile italiana ha un’occupazione.