Quanto ti atteggi sui social?
5 segreti per riconoscere gli “intellettualoidi” della rete
Alzi la mano chi almeno una volta nella vita non è stato tentato di pubblicare o postare qualcosa di falso su un suo profilo social!
Benvenuti nella realtà virtuale, condizione indispensabile per la nostra esistenza. Password, nickname e profili affollano la nostra vita privata, che di privato ormai non ha praticamente più niente. Ci circondiamo di persone e personaggi che conosciamo realmente solo a volte, ma non necessariamente.
Condividiamo pensieri, pareri e opinioni, sempre più spesso litighiamo con perfetti sconosciuti a colpi di messaggi istantanei. Nella maggior parte delle situazioni questi scontri diventano anche molto violenti e aggressivi, per fortuna solo in rete!
Ma tutto questo significa che siamo disposti a parlare con tutti, ma a confrontarci sempre meno con chi non la pensa esattamente come noi vorremmo.
Ritornando al discorso delle false identità, tendiamo un po’ tutti a sembrare meglio di quello che siamo. Proviamo a darci un tono, in modo tale da avere più followers o likes, perché fa bene al nostro ego. In teoria non ci sarebbe niente di male, ma come al solito c’è sempre chi non sa mettere un freno e allora si assiste a delle vere e proprie mutazioni di personalità, se non addirittura di persona!
Gli intellettualoidi della rete
La frase giusta al momento giusto, che dice tutto e non dice niente. Poca fantasia, ma tante parole al vento! Siete anche voi a favore dell’autenticità e odiate questi simil-profondi e impegnati, che millantano di sapere tutto e fare i primi della classe anche quando ormai la scuola è finita da tanto tempo?
Ecco qui cinque piccoli segreti per riconoscerli subito e, se proprio non vi piacciono, evitarli!
1. Atteggiarsi a novelli filosofi o a scrittori maledetti.
La parola d’ordine in questo caso è aforisma: se notate un’abbondanza spropositata di frasi sapientemente copiate e incollate, prese un po’ qua e là in un repertorio molto vasto che spazia dalla filosofia alla letteratura (di ogni genere), arrivando persino agli intellettualoidi da strapazzo, li avete beccati in flagrante!
2. Scrivere massime di significato vacuo o inesistente.
Il ruolo della scrittura per riconoscere questo genere di impostori professionisti è fondamentale. In tal caso, però, la scrittura consiste nel mettere insieme parole a casaccio, che illudono sul loro significato metafisico, ma che effettivamente si risolvono in un grandissimo e ovvio nonsense.
Il lettore, in questi casi, carica tali frasi di un significato che non ha collegamenti con la realtà, ma che solo lui può comprendere, perché si sente chiamato in causa per le sue potenzialità. Esiste un sito in grado di generare frasi pseudo intellettuali partendo da singole parole. Perciò ci riescono anche le macchine, non cascateci!
3. Diventare improvvisamente sostenitore delle teorie cospirazioniste.
Tutto quello che succede nel mondo, in ogni parte del mondo, deve essere per forza risultato di una cospirazione internazionale, alle nostre spalle? Come si può dormire la notte, pensando che ci sia qualcuno che agisce alle nostre spalle incessantemente?
4. Essere un fan accanito dei tweet su dottrine New Age e fenomeni paranormali.
Finisce tutto in un unico calderone: medicina alternativa, spiritualità e yoga! I tweet stanno diventando dei veri comandamenti di vita per molti di questi intellettuali della rete, perché abbracciano tutto ciò che li fa sembrare interessanti e alternativi rispetto alla massa… Ma in effetti loro stanno diventando la massa!
5. Mentire convincendosi di dire sempre e comunque la verità.
Rivela che la percezione di se stessi e del mondo che li circonda totalmente sfalsata. La capacità di riflessione, in detti casi, è davvero molto bassa, e di conseguenza l’auto-analisi sempre più scarsa.
Che dire, se li conosci, li eviti!