Roma Pride 2018: l’arcobaleno colora la capitale

Come ogni anno il corteo arcobaleno sfila per il centro di Roma

Anche quest’anno Roma è stata colorata dal corteo arcobaleno del Roma Pride. La storica manifestazione ha “invaso” le strade del centro fino al Colosseo.

Roma Pride 2018 – Foto di Fabio Frustaci – Ansa

Diciotto carri e centinaia di migliaia di persone, questo il corteo che alle ore 16 di sabato 9 giugno è partito da Piazza della Repubblica ed ha attraversato la capitale con la sua musica e gli scintillanti colori dell’arcobaleno. Una manifestazione, quella del #RomaPride, che la capitale ospita ogni anno e che, in questo 2018, viene sentita maggiormente dopo le dichiarazioni, sinceramente preoccupanti, del neo Ministro Lorenzo Fontana.

A guidare il corteo del Gay Pride due testimonial d’eccezione: i partigiani dell’Anpi Tina Costa e Modesto, rispettivamente di 93 e 92 anni e la madrina di questa edizione, l’attrice Sabrina Impacciatore. Ci ha pensato proprio Tina Costa ad aprire il RomaPride 2018: “La lotta di libertà iniziata sui monti deve continuare oggi per i diritti. L’articolo 3 della Costituzione deve essere applicato per tutti, bisogna dirlo ai nuovi governanti che vogliono chiuderci nei ghetti e nei forni crematori. I ministri Fontana e Salvini” prosegue la Costa “vengano a dare un’occhiata a questa manifestazione che non lascia a casa nessuno, la libertà non si cancella.

Tina Costa – Foto di Fausto Podavini

Tante le istituzioni in piazza, dal Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti: “Questa giornata è importante perché c’è un messaggio di fondo che parte da questa piazza ed è la voglia di rispetto per le diversità. Una società più forte su questi temi è una società più giusta per tutti. Il tema della disuguaglianze è diventato drammatico.”. Presente anche il vicesindaco Luca Bergamo che ha partecipato al posto della Sindaca Virginia Raggi, fuori Roma per motivi istituzionali. Non sono mancati altri rappresentanti delle istituzioni: Maurizio Martina e Matteo Orfini del PD, Pietro Grasso di Leu, Emma Bonino e ovviamente Monica Cirinnà accolta tra le ovazioni della folla.

Questa manifestazione che non lascia a casa nessuno, la libertà non si cancella. – Tina Costa

Ma non solo personalità del mondo politico, il RomaPride è soprattutto formato da persone, gente comune che rivendica il diritto più importante: quello ad amare. Tantissimi i ragazzi, genitori e  nonni ma sopratutto mamme e papà con tanti bimbi, e tantissimi quelli che si sono uniti al corteo durante il tragitto, persone eterosessuali che hanno sentito la necessità di essere qui per il futuro, un futuro che tutti sperano essere più luminoso (colorato) che mai.

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Il serpentone arcobaleno dopo aver “invaso” le vie principali si è fermato a Piazza della Madonna di Loreto dove a riprendere il microfono è stata Tina Costa:

Dobbiamo osare e riprenderci le redini di questo Paese, prima dei doveri dobbiamo praticare i diritti per tutti.

in quel momento le circa cinquecentomila persone hanno intonato Bella Ciao per salutare la presidente ANPI. Una partecipazione quella del 2018 del Roma Pride che è sembrata molto più sentita rispetto agli anni passati, un’ energia nuova, tangibile che ha voluto gridare al mondo intero “Noi esistiamo!” ricordando, a chi si rifiuta di accettarlo, uno degli slogan più semplici ma pieni di significato #LoveIsLove, L’Amore è Amore.