Se ti senti male dopo aver nuotato, potresti aver contratto un parassita

Ecco cosa è bene sapere.

Negli oceani si possono annidare pericoli davvero impressionanti, proprio come nei mari di casa nostra. Ma quante volte ci siamo preoccupati dei rischi e dei pericoli che possiamo incontrare nelle piscine e nei parchi acquatici che frequentiamo nelle calde estati per poter trovare un po’ di refrigerio? Sappiate che ci possono essere delle insidie nascoste!

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Con l’aumento delle temperature tipico di ogni estate si possono incontrare rischi e pericoli dai quali ci si può comunque proteggere. Se pensiamo che oceani e mari siano più pericolosi, dobbiamo considerare che anche piscine e parchi acquatici possono esserlo, magari a causa di una manutenzione non adeguata, per la presenza di batteri.

Se la piscina ha un forte odore di cloro, allora è un ambiente molto sporco, perché il cloro è stato messo in quantità maggiori per combattere i batteri. Senza dimenticare tutti i rifiuti umani che si trovano nelle piscine e nei parchi acquatici: “Un singolo incidente fecale può contaminare un parco acquatico con milioni di litri di acqua e diffondersi rapidamente inghiottendo l’acqua con una boccata mentre si nuota”, sottolinea Kelly Reynolds, professore associato presso l’Università dell’Arizona College of Public Health. Gli esperti dicono che anche se le acque sembrano cristalline, dentro si possono nascondere molti parassiti. La malattia più comune legata al nuoto è provocata dal criptosporidio, che non viene ucciso dal cloro. Può vivere fino a 10 giorni e può anche essere fatale, oltre a causare periodi di diarrea molto lunghi. Altri agenti patogeni sono l’E.coli, la shigella, il campylobacter, il vibrio, l’epatite A, il tifo.

Robert Trostle, ad esempio, dopo che dell’acqua contaminata delle Raging Rapids di Kennywood Park a Pittsburgh è finita nei suoi occhi, ha avuto a che fare con un batterio molto pericoloso.

La diagnosi è stata di cheratite da microsporidi, un tipo di infezione oculare provocata da funghi parassitari che gli hanno letteralmente mangiato la cornea.

Come proteggersi

1 Sapere quando andare via

Se sentite odore di cloro, magari tornate un altro giorno. Vuol dire che l’acqua è piena di batteri.

2 Non ingerite l’acqua

I bambini sono più a rischio, insegnate loro a sputarla.

3 Tenete gli occhi aperti

Se notate bambini in giro con pannolini sporchi o persone malate, uscite dall’acqua.