Semi di sesamo, perché dovreste mangiarli più spesso: le qualità
Tra le tante proprietà aiutano a ridurre il colesterolo e favorire la digestione
I semi di sesamo derivano dalla pianta ‘Sesamum indicu’ e sono molto conosciuti per l’elevato contenuto di minerali, carboidrati e proteine. Sono importanti per la prevenzione di alcune patologie, ma presentano anche alcune controindicazioni. Dunque, scopriamo quali sono le proprietà più importanti dei semi di sesamo.
Se non ne eravate a conoscenza, dovreste sapere che il sesamo viene coltivato Cina, India e Birmania. Inoltre, in Europa, viene coltivato soprattutto in Grecia e in Sud Italia. I semi hanno moltissime proprietà benefiche dal momento che aiutano a prevenire alcune importanti patologie.
Semi di sesamo, le proprietà benefiche
Dal momento che sono una fonte importante di calcio, aiutano nella prevenzione dell’osteoporosi. Proprio per questa loro proprietà, la loro importanza aumenta durante il periodo della menopausa. Dunque, per chi ha delle intolleranze ai latticini, i semi di sesamo possono essere una valida alternativa.
Oltre alla prevenzione dell’osteoporosi, presentano altre importanti proprietà. Ad esempio, tengono sotto controllo il colesterolo ‘cattivo’ (LDL) e aumentano i livelli di colesterolo buono (HDL) grazie al contenuto di acido folico e vitamine del gruppo B. Inoltre, favoriscono la digestione, combattono la stitichezza e rafforzano il sistema immunitario.
Dunque, se avete intenzione di acquistarli, potete recarvi in erboristeria o nei negozi di prodotti biologici. Sono anche reperibili, tuttavia, nei supermercati. Si consiglia, inoltre, di conservarli in un luogo fresco e lontano dalla luce. Queste piccole regole vi permetteranno di conservarli per alcuni mesi.
Semi di sesamo, le controindicazioni
Nonostante le notevoli e numerose proprietà benefiche dei semi di sesamo, fate attenzione, comunque, a non esagerare. Infatti, è consigliato di non eccedere nel loro consumo in quanto possono causare un aumento del peso. Possono, inoltre, provocare allergie o intolleranze nei soggetti più predisposti. Inoltre, si consiglia di non cuocerli troppo. Infatti, in seguito ad una prolungata cottura possono rivelarsi cancerogeni.