Storie di fantasmi italiani
Un viaggio intrigante tra miti e leggende
L’Italia è piena di storia, ma è anche piena di storie, di miti e racconti che si tramandano da millenni.
Simboli esoterici, epifanie massoniche e luoghi colmi di fascino e mistero. Leggende e magiche curiosità sono diffuse in un’Italia da scoprire o da riscoprire secondo nuove chiavi di lettura occulta.
Atmosfere da brivido, antichi palazzi, castelli e ruderi, dove accadono fenomeni inspiegabili che sprofondano spesso nel soprannaturale e che non hanno ancora oggi ragionevoli spiegazioni.
Ecco alcune mete per Edgar Allan Poe, racconti del mistero e dell’orrore di fantasmi italiani e forze soprannaturali.
Il Castello di Rivarolo Canavese
Il “Malgrà”, il Castello di Rivarolo Canavese, in Piemonte, cela una storia di femminicidio. Qui vaga senza pace il fantasma di una giovane donna assassinata dal marito. Lo spettro si mostrava a gola squarciata al suo aguzzino che, preso dalla disperazione e dal rimorso, si suicidò. In molti hanno visto l’anima assassinata aggirarsi di notte nei dintorni del castello. Abito insanguinato e occhi sbarrati. Non mancano i cliché, le urla di angoscia, i rumori, i cigolii e i passi furtivi della donna che si aggira per i vialetti senza sosta, per poi scomparire alle prime luci dell’alba.
La Porta Alchemica – Roma
Roma. Una volta il colle Esquilino era campagna di proprietà del marchese di Pietraforte che eresse una residenza con cinque porte. Oggi, qui, c’è piazza Vittorio Emanuele e di quelle porte ne è rimasta una: la Porta Alchemica, detta Magica, Ermetica o dei Cieli. La storia narra che sul finire del 1600 qui fu ospitato un pellegrino che da questa porta scomparì alla ricerca di una fantomatica erba capace di produrre oro. Lasciò dietro di sé pagliuzze d’oro e una misteriosa carta piena di enigmi e simboli magici che il marchese fece incidere proprio sulla pietra della porta. Famosa e fascinosa tanto da essere citata anche in Tomb Raider, il videogame.
ll ponte della Maddalena – Lucca
ll ponte della Maddalena o Ponte del Diavolo si trova in provincia di Lucca. E’ una superba opera di ingegneria medioevale. La leggenda narra del capocantiere impegnato nella costruzione del Ponte, molto preoccupato per il ritardo della costruzione. Scese così a patti con il Diavolo che gli consentì di completare l’opera in una sola notte in cambio dell’anima che per prima avesse attraversato il Ponte. Grazie allo stratagemma del parroco convocato in aiuto, il maligno perse il baratto perché a passare sul ponte per primo fu un cane, che ne pagò le spese al posto dell’umano. Alcuni sostengono di vedere l’ombra di un quattro zampe a sera, il diavolo quadrupede che ancora cerca per vendetta, l’anima del capocantiere.
Villa Foscari – Venezia
Elisabetta Dolfin sposò Niccolò Foscar, ma condusse un comportamento libertino intrecciando varie relazioni adulterine che misero a dura prova l’onore del marito. Foscari decise di rinchiuderla nella bellissima villa (di Andrea Palladio) in solitudine e totalmente reclusa a farle scontare la pena per la sua condotta licenziosa. Il mistero aleggia sulla storia della dama: si dice che ella visse nella villa i suoi ultimi trent’anni. Non fu mai vista uscire o affacciarsi alle finestre. Nessuno le portò mai degli alimenti e nessuno visse mai con lei nella villa. Strane circostanze, ipotesi e aneddoti ruotano intorno alla vicenda. Si narra che il fantasma della donna faccia la sua apparizione agli abitanti della villa, avvolto in un abito nero scollato e lunghi capelli fluttuanti al vento. Villa Foscari fu detta così La Malcontenta.
Il castello di Trani
In Puglia, a Trani, visse Armida, dama dalla chioma nera e dagli occhi azzurri, innamorata di un cavaliere. Ovviamente la storia non ha un lieto fine. I due amanti furono sorpresi una notte dal marito della donna che pugnalò a morte il cavaliere e rinchiuse lei in una fredda cella del suo Castello innalzato da Federico II di Svevia. Disperata e senza il suo vero amore, la giovane Armida si lasciò morire. Il fantasma di Armida appare con indosso un vestito grigio scuro ed è bellissima, con occhi penetranti e tristi. Si aggira per le sale del Castello e non scompare se qualcuno cerca di avvicinarsi a lei, anzi, a volte si è lasciata sfiorare, per solo momento.
Il Castello di Montebello – Rimini
Azzurrina è forse il fantasma più famoso d’Italia. Nella seconda metà del XIV secolo, nel castello situato a Montebello, in provincia di Rimini, abitava la famiglia di Ugolinuccio, Signore nel 1375. La serenità di questa famiglia fu stroncata dalla tragica scomparsa di Guendalina Malatesta, soprannominata Azzurrina. La piccola nacque albina e per questo fu accusata di stregoneria e destinata a una morte atroce. Per proteggerla i genitori le vietarono di uscire dal castello. Il 21 giugno del 1375, solstizio d’estate, mentre la bimba giocava, un violento temporale si scagliò e la palla con cui giocava rotolò giù nelle segrete, fino a raggiungere una stanza adibita a dispensa/ghiacciaia. Le guardie del corpo non si preoccuparono inizialmente, perché il cunicolo non aveva altre uscite. Ma dalle segrete si sentì un urlo. La bimba era sparita. Anche della palla non restò alcuna traccia. Ogni 5 anni, nel solstizio d’estate, Azzurrina torna a farsi sentire tra le mura del castello, così come si può udire il rimbalzo della sua palla.