The Cal 2017: è senza nudi e molto “Emotional”
Peter Lindbergh ha scelto 14 attrici non giovanissime per il calendario Pirelli, diventato un vero oggetto del desiderio.
Una bellezza rivoluzionaria, per niente sfacciata, ma molto “Emotional”. Si chiama così, infatti, il Calendario Pirelli 2017, affidato per la terza volta nella sua storia alle mani esperte di Peter Lindbergh. Il fotografo di moda tedesco ha sovvertito ogni concetto patinato di bellezza: niente make up, nessuno sfondo, nessuna manipolazione e, soprattutto, niente nudo. La nuova bellezza delle donne non ha paura dell’imperfezione. Non teme la realtà. Finalmente.
«Ho voluto utilizzare il Calendario 2017 per difendere un diverso tipo di bellezza. Il sistema attuale propone un unico tipo di bellezza, fortemente collegato alla giovinezza e alla perfezione, poiché è un sistema basato sui consumi. Ma questa idea di bellezza non ha nulla a che fare con la realtà e con le donne. Attraverso il Calendario Pirelli ho quindi voluto trasmettere un altro messaggio, cioè che la bellezza è molto di più di quanto oggi ci propone la pubblicità», ha detto lo stesso Peter Lindbergh.
The Cal 2017
Un cast d’eccezione nel calendario più famoso del mondo che ha schierato 14 attrici non più giovanissime (l’età media sfiora i 45 anni), ritratte in tutta la loro naturalezza. I nomi: Jessica Chastain, Penelope Cruz, Nicole Kidman, Rooney Mara, Helen Mirren, Julianne Moore, Lupita Nyong’o, Charlotte Rampling, Lea Seydoux, Uma Thurman, Alicia Vikander, Kate Winslet, Robin Wright e Zhang Ziyi. Dive al naturale ritratte in cinque location – Berlino, Los Angeles, New York, Londra e Le Touquet in Francia. “Emotional” sta proprio a indicare il tentativo – riuscito – di Lindbergh di scovare un’emozione privata, vera, imperfetta.
«Il potere delle donne sta nel rialzarsi, nel saper resistere, nell’essere solidali. Con queste immagini usciamo dagli standard oppressivi che ritraggono la femminilità e realizziamo un altro tipo di nudità. E Pirelli ha il merito di aver cambiato la storia del suo Calendario in questo senso», ha spiegato Uma Thurman durante la presentazione ufficiale del Calendario tenutasi a Parigi.
Nessun effetto ritocco per The Cal 2017, ma solo bellezza al naturale. E con lei anche qualche imperfezione. Qualche ruga, un segno d’espressione, gli occhi un po’ segnati, la firma del tempo sulla pelle, le donne del Calendario Pirelli sono umane.
Un oggetto del desiderio
Il calendario Pirelli è da sempre un vero oggetto da collezione. Stampato dalle Grafiche Antiga di Crocetta del Montello (TV) in tiratura limitata per 12.000 copie, dedicato agli amanti della fotografia, dell’arte e della moda. Molto più di un calendario, ha smesso da tempo di segnare mesi e giorni, cominciando a dettare nuovi canoni di bellezza ed estetica. È una specie di Oscar della fotografia, con maestri del calibro di Richard Avedon, Annie Leibovitz e Herb Ritts. D’altra parte ha lanciato modelle come Naomi Campbell che esordì appena sedicenne nell’edizione 1987 di Terence Donovan.
Il Calendario Pirelli fu presentato per la prima volta a Londra nel 1964 come strategia di marketing “inventata” dalla filiale britannica di Pirelli per segnare il passo con la concorrenza. Così nacque l’idea di un calendario come prodotto esclusivo da collezione, da un’idea del direttore artistico Derek Forsyth e del fotografo inglese Robert Freeman, famoso per i suoi ritratti dei Beatles. I primi anni di The Cal erano anche quelli dei Beatles, della musica rock e dell’invenzione della minigonna, ma il mondo stava cambiando anche a suon di proteste giovanili e manifestazioni di pace contro la guerra in Vietnam. Il Calendario, dal suo ruolo di gadget aziendale, si trasformò subito in una pubblicazione esclusiva destinata a pochissimi eletti. Il Calendario Pirelli aspirava a diventare il segno dei tempi, riuscendoci pienamente. Messo in stand-by nel 1967 e tra il 1975, in piena crisi petrolifera, e il 1984, venne fatto risorgere in pieno boom economico italiano.
Una mostra celebrerà l’azienda Pirelli in 100 immagini che racconteranno una storia che affonda nel tessuto industriale italiano. Pirelli in cento immagini. La bellezza, l’innovazione, la produzione è l’esposizione che aprirà il 18 gennaio (fino al primo maggio 2017) presso la Biblioteca Archimede di Settimo Torinese.