Turismo sostenibile e responsabile: un nuovo modo di fare vacanza
Una scelta sempre più condivisa che dagli anni '90 a oggi è diventata una moda e anche un vero business
Lo sapevate che esiste l’AITR, l’Associazioni Italiana Turismo responsabile?
E lo sapete che cercando su internet “turismo sostenibile” compare addirittura il contributo di Wikipedia?
Capiamo di cosa si tratta…
1) Cos’è il turismo sostenibile e responsabile?
La definizione nasce con la nascita stessa dell‘AITR e rappresenta quella forma di turismo vissuto secondo principi di giustizia sociale ed economica nel pieno rispetto dell’ambiente e delle culture.
Un “atteggiamento” che opera favorendo la positiva interazione tra industria del turismo, comunità locali e viaggiatori.
Il turismo sostenibile nasce alla fine degli anni ottanta, quando il turista incomincia a comprendere che da un lato è corretto non danneggiare l’ambiente che lo ospita e dall’altro che le popolazioni presenti non devono essere disturbate e non gli si deve alterare in alcun modo la condizione di equilibrio.
Nasce di conseguenza anche il concetto di ecoturismo, che spesso si sviluppa di pari passo con il commercio equo e solidale.
In particolare il turismo responsabile valuta l’impatto etico del turismo sulla popolazione locale e il suo sviluppo economico e sociale.
Il turismo sostenibile prende in considerazione l’impatto del turismo sull’ambiente, quindi l’inquinamento e il degrado ambientale di cui spesso è causa.
L’ecoturismo si ha invece quando la motivazione del viaggio è godere di un ambiente naturale.
L’International EcoTourism Society lo definisce “un modo responsabile di viaggiare in aree naturali, conservando l’ambiente e sostenendo il benessere delle popolazioni locali”.
2) Perché è nata questa forma di turismo?
Purtroppo sappiamo molto bene come il turismo di massa e quello di lusso per svilupparsi e godere appieno del risultato economico ottenibile abbiano finito con gli anni per avere effetti molto negativi su ambienti, culture, società, economie dei paesi di destinazione.
Negli ultimi tempi finalmente si sta capendo che è fondamentale un’evoluzione consapevole entro paletti stabiliti a monte nel rispetto della natura e delle persone che la abitano.
3) Come si può fare turismo sostenibile e consapevole?
Si fa fondamentalmente attraverso un atteggiamento responsabile e rispettoso, che nella fase precedente al viaggio si può concretizzare attraverso la volontà di approfondire e conoscere prima di partire la meta scelta, pensando al viaggio come a un momento di crescita e interscambio culturale oltre che come momento di svago e divertimento.
Durante il viaggio, si fa riconoscendo e rispettando gli usi, i costumi, i diritti e le credenze dei popoli che ci ospitano, riconoscendo la loro centralità nell’esperienza della vacanza.
Dopo il viaggio, approfondendo i temi affrontati durante l’esperienza di turismo responsabile facendo sì che la vacanza personale non rimanga un’esperienza “privata”, ma in qualche modo possa influenzare le scelte delle persone che ci circondano per “generare cultura e curiosità” di cui tutti dovremmo sempre avere fame.
4) Esistono operatori turistici specializzati? Come ci si può informare?
Per avere tutte le informazioni utili e complete è consigliabile consultare il sito dell AITR, dove si possono trovare tutte le principali associazioni e tour operator che da tempo operano nel settore e che hanno fatto tesoro delle esperienze dei “pionieri” del genere.
Oggi in tutti i cinque continenti esistono proposte per questa forma di turismo… anche in Italia.
Le principali mete sono Sri Lanka, Kenya, Italia (Monti Sibillini e Appennino tosco-romagnolo), Francia, Islanda, Madagascar, Tibet, Caraibi e Balcani.
Se volete leggere dei libri e approfondire l’argomento ecco alcuni titoli per voi:
ANDARE A QUEL PAESE – Vademecum del turista responsabile, Duccio Canestrini
TURISMO RESPONSABILE, CHE COS’E’, COME SI FA, Maurizio Davolio e Chiara Meriani
IL TURISMO RESPONSABILE, Luca Colombo
TERRA MADRE, Carlo Petrini
TURISTI RESPONSABILI DALLE ALPI ALLA SICILIA, Alessandro Berruti, Silvia Pochettino
VADO IN SENEGAL, Carlo Giorgi
VACANZE CONTROMANO, Umberto di Maria
CAMMINATORI, Giancarlo Cotta Ramusino
SOCIAL TREKKING, Alessandro Vergari
FUORI DAI SOLITI BINARI, Paola Donatucci e Umberto Di Maria
WEEK ENDER 2, Marinella Correggia, Paola Donatucci, Umberto Di Maria
VACANZE CREATIVE, Laura Comandini
Una riflessione: come in tutte le cose, anche in questa situazione occorre saper cogliere quello che di positivo si può intravvedere, quindi ben vengano turismo responsabile e sostenibile… però se ci pensiamo bene questa dovrebbe essere l’unica forma possibile di turismo.
Nessuno ha il diritto di andare in “casa altrui” e rovinare ciò che trova o non rispettare le persone che qui incontra.