Una mamma a Praga
Come avere il coraggio di ricominciare da zero
Decidere di trasferirsi all’estero non è per tutti.
Mollare casa, famiglia, amici e un posto conosciuto per l’incerto non è cosa facile, se poi hai anche una famiglia, una casa e un lavoro lo è ancora meno.
Pensavamo a una esperienza all’estero da un po’, ma non credevamo che l’occasione si sarebbe presentata quando in casa era ormai arrivato un bimbo e la sottoscritta aveva iniziato un nuovo lavoro.
Partire per noi non è stata una esigenza, ma una vera scelta: la scelta di cercare il meglio per nostro figlio, la scelta di trovare nuovi stimoli, ma anche di seguire la nostra passione e aprirci al mondo.
Allora via!
Di punto in bianco gli scatoloni vengono preparati, una casa viene vuotata e le vite di due persone, un neonato e un cane vengono infilzate a forza su una Golf. Solo un attimo per un saluto commosso al nostro appartamento da coppia e partenza per una nuova vita di famiglia a Praga.
Una nuova vita da mamma a Praga
A Praga la vita è facile e difficile al contempo.
Tutto ha l’odore di nuovo, ma ha anche lo stress di non sapere come muoversi… con tutte le difficoltà che una lingua straniera comporta, ma con la goduria di poter tenere una macchina nel parcheggio per usare mezzi pubblici che funzionano.
Le coppie scelgono una casa economica e ben collegata, tu hai bisogno di un parco, di scuole di un quartiere sicuro adatto a dei bambini… e giri per la città con un passeggino dalla mattina alla sera per capire cosa è meglio.
Mentre tuo marito va in ufficio, tu cerchi di riorganizzare la vita di tutti, soprattutto quella di tuo figlio tra scuole e nuovi pediatri. Combatti con la commessa del supermercato che si ostina a parlarti in ceco anche se tu provi a comunicare in inglese, giri per uffici, cerchi di capire dove andare a comprare tutto quello che ti serve e, soprattutto, cerchi di capire come cucinare con ingredienti che non sono italiani.
Espatriare per una donna è anche questo: spesso, oltre che decidere di vivere all’estero, una donna decide di lasciare la propria via per seguire quella della famiglia e questo psicologicamente non è facile.
Da lavoratrice si diventa mamma e donna di casa.
Si occupa il tempo ricercando una nuova scuola, si conoscono mamme di tutto il mondo e si comincia a ridere di molte abitudini da mamma italiana.
Un po’ bisogna dirlo: ci pesa anche il fatto di dipendere economicamente da un uomo. Comunque si è felici che in futuro tuo figlio non avrà le tue difficoltà: sarà un cittadino del mondo.
Con il tempo comunque ti ambienti, capisci e alla fine trovi la tua strada, amicizie, magari un altro lavoro e non hai più neanche paura che il tuo inglese non sia perfettamente capito.
La vita dà tante possibilità e spesso il problema è avere il coraggio di afferrarle e approfittarne.
Vivere all’estero, e soprattutto farlo da mamma, non è una decisione da prendere alla leggera, ma non è neanche un’opportunità da farsi scappare.
Quando sarà grande a mio figlio racconterò di quel giorno in cui, su una Golf strabordante di oggetti, dove avevamo infilato a forza il suo triciclo, tutti insieme salutammo la sua prima casa per una nuova vita.
Ultimo consiglio per tutte voi…
Ho trovato online anche una splendida iniziativa di UBI Banca: un sito creato ad hoc per chi ha un viaggio da sogno in testa, ma magari non troppo coraggio per metterlo in atto.
Andate sul sito e provate con pochi caratteri a raccontare ciò che avete in mente, quale viaggio desiderate. Potreste vincere un viaggio da sogno e un’esperienza di vita vera, in una grande azienda. Scrivete il vostro più grande desiderio o anche quello che vi passa per la testa, raccontando il “viaggio” mai realizzato e potreste vincerne uno reale.