Vacanza Safari: ecco 5 cose che devi sapere
Perché conoscere un posto, le sue tradizioni e le sue leggi è fondamentale
Il Safari è una delle vacanze più belle che potreste scegliere di fare nella vostra vita.
Entrerete a contatto con il mondo e la natura, vivendo le giornate in maniera piena, lungo un viaggio intimo con voi stessi.
Un’esperienza da provare almeno una volta.
È importante, però, tenere a mente 5 cose fondamentali:
1- Godetevi i luoghi, lasciando in pace gli animali
La prima regola fondamentale che dovete tatuare nel vostro cervello è che siete ospiti INDESIDERATI.
Gli animali vivono la loro vita in pace e non amano interazioni dirette: non pensate di fotografare due animali mentre si accoppiano, di avvicinarvi ai piccoli mentre la mamma è li che li sorveglia, di dare da mangiare ai leoni come se fossero i miceti di casa. Rischiate un attacco improvviso e di ferirvi gravemente.
Pensate a godere la natura senza disturbare.
2- Non siete allo zoo
Gli animali non sono chiusi nelle gabbia (ringraziando il cielo!) come allo zoo, quindi non vi aspettate di vedere 5 leoni da una parte, 7 gazzelle dall’altra, 4 giraffe in lontananza. I parchi naturali sono aree incredibilmente vaste, dove gli animali si nascondono e si muovono a loro piacimento. Sarà difficile, quindi, vedere tutto, ma la pazienza verrà premiata!
3- Vestitevi in maniera adeguata
Non siete in vacanza a Ibiza! Bisogna avere rispetto per le popolazione che vivono in quei paesi, per le loro tradizioni: non pensate di uscire in giro come se stesse andando al mare. Abiti freschi e comodi, possibilmente scegliete colori neutri, così da mimetizzarvi con l’ambiente circostante.
4- Chiudete gli occhi e aprite le orecchie
Dopo aver visto tanta bellezza, provate almeno una volta ad ascoltarla. Chiudete gli occhi e aprite le orecchie, sentirete la pace e i suoni della natura entrando davvero in contatto con essa.
5- Preparatevi al mal d’Africa
Vivere l’Africa così intensamente come nel safari vi farà apprezzare talmente tanto questo paese e i luoghi selvaggi che al ritorno ne sentirete la mancanza. Una mancanza diversa, più forte, ecco perché si parla di mal d’Africa.
Nessun problema: sarà un motivo in più per tornarci al più presto!