Vegetariani, crudisti, flexitariani, locavori e freegan: chi sono?
Invitare qualcuno a casa per cena senza fare confusione potrebbe essere complesso: chi mangia cosa?
Se una volta ai propri invitati per “carineria” al limite si chiedeva se avessero qualche intolleranza alimentare, giusto per evitare di passare tanto tempo a preparare una cena impeccabile per poi scatenare qualche brutta forma allergica improvvisa, oggi per accontentare tutti si rischia di dover prendere appunti per non far confusione: vegetariani, vegani, crudisti, flexitariani, freegan e locavori… chi mangia cosa?
Chi sono i vegetariani
Sembrerebbe forse il tema più semplice, ma al contrario è proprio il più complesso perché è in questo ambito che si creano alcune delle maggiori distinzioni. Il vegetarianismo, per quello che concerne la nutrizione indica, un’alimentazione che esclude qualsiasi tipo di carne, perché si vuole evitare l’uccisione degli animali, siano essi terrestri e marini, inclusi molluschi e crostacei.
Via libera quindi a prodotti di origine vegetale, a quelli di origine animale indiretta, ovvero latte e derivati, uova, miele, alghe, funghi e batteri (come i fermenti lattici). Molte però sono le distinzioni che nascono da questo punto in avanti:
- c’è chi esclude il latte e chi le uova e chi il latte e le uova e chi non mangia funghi;
- c’è chi mangia qualsiasi tipo di alimento vegetale compresi alghe, funghi e batteri, ma chi esclude tutti gli alimenti di origine animale anche indiretta compreso il miele.
Crudisti
C’è chi si definisce crudista vegano e mangia esclusivamente cibi vegetali non sottoposti a trattamenti termici oltre ai 46° per quanto sia ammessa l’essiccazione. In questo caso è quindi possibile mangiare frutta, verdura, noci, semi, cereali e legumi germogliati.
Quando si parla di crudismo bisogna poi fare molta attenzione, per ovvie ragioni essenziali: esistono anche i crudisti non vegani, quelli cioè che utilizzano anche i latticini non pastorizzati e persino la carne e il pesce crudi; ci sono quelli che si cibano solo di frutta fresca, secca e di semi; quelli cioè che seguono il fruttarismo. Per frutta però in questo caso si intende non solo il frutto dolce della pianta tipo le mele, le pesche etc, ma anche il frutto degli ortaggi tipo i pomodori, i peperoni, le zucchine e i cetrioli. Sono dunque tutti vegetariani, ma ognuno con delle caratteristiche ben precise e molto differenti.
Flexitariani
Esistono poi delle persone che pur definendosi vegetariani, ammettono qualche volta alcune lievi eccezioni, tipo mangiare ridotte quantità di prodotti da forno preparati con lo strutto o con il latte in polvere o con le uova o cotti nel brodo di carne. Sono persone che in qualche modo si avvicinano ai flexitariani sempre più numerosi da qualche anno a questa parte.
I flexitariani sono tutte quelle persone che decidono di mangiare meno carne senza però sposare sino in fondo la realtà veggie. L’ironia della sorte vuole che questa tendenza arrivi proprio dagli USA, dove ancora troppe poche persone seguono un’alimentazione corretta ed equilibrata, e già nel 2012 questa “filosofia della nutrizione<" era già una vera e propria tendenza. I flexitariani sono quelli che mettono un po' tutti d'accordo perché senza "cadere" nelle posizioni estreme decidono di seguire un'alimentazione equilibrata, sana e variegata limitando al minimo il consumo di prodotti di origine animale. Ecco perché molto probabilmente questo comportamento è destinato a diventare una sorta di regola generale per vivere meglio e sentirsi più in forma. [caption id="attachment_280192" align="alignnone" width="900"] Un modo differente di cibarsi[/caption]
Chi sono i locavori
Immaginate di aprire il vostro frigorifero e incominciare a leggere tutte le etichette dei prodotti che avevate comprato: questo via, l’altro via, anche quell’altro è da escludere… di cosa sto parlando? Con buona probabilità della stragrande maggioranza dei cibi che un locavoro butterebbe immediatamente, escludendo quindi tutto quello che è prodotto fuori dai 200 km da casa… per intenderci la distanza che più o meno c’è tra Milano e Bologna.
Il locavoro è quindi colui che mangia solo cibo locale senza accontentarsi del concetto del chilometro zero perché nel frattempo evita di inquinare scegliendo prodotti trasportati con i mezzi meno inquinanti: niente caffè, niente zucchero, niente cioccolato né frutta tropicale ma anche niente mozzarella di bufala se abiti in Lombardia e niente parmigiano reggiano se abiti in Sicilia.
Per quanto abbiano la vita assai complicata sembra che i locavori siano in costante aumento: ad avvalorare questa tesi i sempre più numerosi farmers market, i mercati dei contadini organizzati dalla Coldiretti o i mercati della Terra di Slow Food.
Chi sono i freegan
I freegan promuovono l’utilizzo del cibo vegano “recuperato”, sono quindi coloro che vivono esclusivamente di quello che la società e in modo particolare la grande distribuzione sprecano quotidianamente.
E voi…cosa scegliete di mangiare?