Destinazioni Gay-Friendly: 6 città che hanno fatto la storia del movimento LGBT
6 città da visitare per conoscere meglio la storia del movimento di liberazione gay
Alcune grandi città degli USA e dell’Europa hanno segnato più di altre la storia del movimento gay, e ne sono state a loro volta segnate. Basti pensare a Berlino negli anni del Nazismo, quando l’Olocausto fu anche Omocausto, ai moti di Stonewall a New York o alle battaglie di Harvey Milk a San Francisco. In queste città, i quartieri gay, nati come ghetti e luoghi di confino, sono diventati importanti centri di cultura e divertimento che da un lato conservano la memoria degli eventi e dei personaggi che hanno contribuito all’emancipazione della comunità omosessuale, dall’altro ne portano avanti il messaggio.
Ecco 10 città da visitare consigliate da U City Guides per comprendere più da vicino la storia del movimento di liberazione omosessuale e conoscere la vivacità e il fermento culturale e artistico dei quartieri gay.
New York
La Grande Mela è la culla del Gay Pride. Il bar Stonewall Inn in Christopher Street al Greenwich Village è il luogo in cui nel 1969 si sono scatenate le rivolte che hanno segnato l’inizio del Movimento di liberazione lesbico, gay, bisessuale e transessuale (LGBT). Oggi Manhattan (e anche parte di Brooklyn) è definita un unico grande gayborhood.
San Francisco
San Francisco ha una lunga storia legata al movimento gay, segnata da eventi drammatici ma anche da grandi conquiste. È anche grazie ad essa se oggi in California sono ammesse le nozze tra persone dello stesso sesso. Il quartiere gay di San Francisco è Castro, trasformatosi da quartiere povero e malfamato in zona glamour e trendy proprio grazie alla presenza della comunità omosessuale.
San Francisco
Berlino
È difficile pensare alla capital tedesca come alla più gay-friendly delle città europee, eppure è così. L’apertura verso il mondo e la cultura gay in questa città è testimoniata dal museo gay e dal gay memorial. E anche da un sindaco gay.
Berlino – Foto di Cebete via Flickr
Amsterdam
All’inizio dell XIX secolo, quando in tutto il mondo l’omosessualità veniva discriminata, l’Olanda era il primo paese ad ammettere il matrimonio tra persone dello stesso sesso. A celebrare l’emancipazione di questa città rispetto alle discriminazioni in base alle preferenze sessuali nel 1987 è stato inaugurato il primo monument gay del mondo.
Amsterdam – Foto di Martin Kirchgessner via Flickr
Madrid
Nei paesi di tradizione cattolica il movimento LGBT ha percorso una strada più lunga, ma oggi anche la Spagna ha legalizzato le unioni tra coppie omosessuali. A Madrid, il quartiere gay di Chueca è il fulcro della movida madrilena. Un po’ come Castro a San Francisco, anche Chueca si è trasformato in un quartiere trendy pieno di locali, ristoranti e negozi alla moda.
Madrid
Londra
La più grande comunità europea di gay e lesbiche vive a Londra e il Gay Pride londinese è il più grande del mondo. Londra è anche la capitale del teatro e dell’arte gay, in ogni momento c’è un evento, uno spettacolo o una mostra da visitare.
Londra
E in Italia? Ci sono ancora grandi passi da fare nel nostro paese, per cominciare basterebbe farne uno seguendo le orme di paesi più illuminati del nostro…