Parlami d’amore: un Muccino tutto fuoco e poesia!!
Questa sera in TV "Parlami d'amore", il primo film di Muccino Junior come regista, tratto dall'omonimo romanzo (il suo)
Figlio di due drogati, Sasha è un ragazzo timido, riservato, cresciuto in una comunità di recupero di tossicodipendenti. Nella comunità ha conosciuto Benedetta, una sua coetanea di cui si è innamorato che ogni domenica va a fargli visita.
Con il fine di conquistare Benedetta,corrotta dalla ricchezza in cui è cresciuta e afflitta da un incesto infantile, Sasha si rivolge a Nicole, bella terapeuta francese di 40 anni, che a sua volta vive con un perenne senso di colpa per il suicidio del primo marito.
Sasha riesce a conquistare Benedetta, attraverso di lei si danna e ripercorre il cammino dei genitori, ma quando si trova a un passo dall’abisso, riesce a vincere i mostri del passato e ritrovare la retta via, rendendosi conto anche del fatto che non è Benedetta la donna della sua vita, ma Nicole, con la quale, nel frattempo, giorno dopo giorno instaura un rapporto profondo, basato sull’intesa e la sottile complicità.
La mia opinione
Come ha affermato lo stesso Muccino, è la storia della nascita di Sasha e della rinascita di Nicole, basata sul romanzo omonimo (2006), scritto da lui con Carla Vangelista , con cui ha anche curato l’adattamento.
Il film è stato attaccato dalla grande maggioranza dei critici e non ha ricevuto delle recensioni positive, si parla di pochezza di contenuti, di luoghi comuni, di qualunquismo, di scene e situazioni fritte e rifritte, addirittura di uno sfruttamento della sofferenza per parlare d’amore.
Stasera alle 21.10 su La5 avrai modo di vederlo e mi dirai cosa ne pensi, personalmente io non me la sento di essere così disfattista a riguardo, anzi.
Le ambientazioni sono curate, ricche di dettagli, la fotografia è interessante, così come la sceneggiatura e gli interpreti, semplicemente perfetti nei rispettivi ruoli.
Concludendo
Emerge tutta la passionalità di Silvio Muccino, un modo tutto personale di vivere il sesso e le storie sentimentali; quello che qui viene fuori, non è tanto il personaggio che vuole raccontare, ma un atteggiamento intimo nei confronti della vita in generale e dei sentimenti in particolare.
Mi sbaglierò, ma quel parlare ansimante, le corse verso la donna amata, l’irrefrenabile passionalità fisica, sono caratteristiche ricorrenti nei suoi personaggi e qui, avendo un maggiore raggio d’azione, il tutto viene ancora più accentuato.
Sasha: Dove stai andando?
Nicole: Non lo so
Sasha: Fermati, Nicole
Nicole: Non funzionerà
Sasha: Chi lo dice?
Nicole: La mia voce interna
Sasha: Mandala a fare in culo
Nicole: Dove sei?
Sasha: Sono qui
Nicole: Non ti vedo
Sasha: Perché non stai guardando nella direzione giusta
A me è bastato questo scambio di battute per dire che, nonostante non sia da Oscar, questo film mi è entrato dentro.