9 non buoni propositi di fine estate di una mamma
Quando finisce agosto finisce anche la pacchia, e dobbiamo capire cos'è che questo inverno continueremo a non fare per i nostri figli
(sottofondo musicale: Cielito Lindo – Gabriella Ferri)
La fine anche di questa estate sta iniziando. Le giornate sono già più corte. Impazzano le pubblicità di zaini e accessori scolastici, ti cominciano a chiamare tutti i circoli sportivi per accaparrarsi tuo figlio e relativa quota economica; tutto sta per tornare come sempre, è come se agosto fosse un grande capodanno che dà la possibilità a chi vuole di fare un po’ il punto della situazione. Io per esempio ad agosto ho sempre trovato la giusta motivazione per guardare un pezzo di mare e pronunciare una lista di buone azioni per l’inverno dopo. Di solito mi viene da farlo solo per me, ma credo sia più divertente creare una lista di buone intenzioni da malamamma. Esattamente tutto ciò che vorrei promettere di fare ma che non riuscirò mai a mantenere e perché.
1)Da settembre niente più pasta la sera, solo proteine e verdura.
Come no. È impossibile avere l’elasticità mentale per poter garantire ad un bambino un contribuito proteico vario e ragionevole da parte della sottoscritta. Non so cucinare, non saprò mai e poi mai farlo, per me preparare un polpettone è come intervistare Madonna, non capisco gli ingredienti, la temperatura del forno, la fiamma, il tempo di preparazione, l’impiattamento.
2)Da settembre a letto presto.
Come no. Praticamente io a me stessa sto dicendo che l’unico momento per fare due chiacchiere al telefono, per invitare un’amica per un tè, per concentrarmi a scrivere un articolo di assoluta importanza per l’umanità, per fumare, per andare giù in garage a prendere le chiavi che hai lasciato attaccate del motorino senza che Mina ti scopra, per fare la pipì senza essere guardata e in silenzio, per il tuo indice dentro la Nutella ogni sera alle 18.50, per litigare con chi ti chiama al telefono o per fare la pace, andrebbe perduto? Ma per favore….
3)Da settembre giocherò con mia figlia unicamente a giochi istruttivi e intelligenti.
Come no. Certo, perché scusate ma mettere lo smalto non è educativo? Tanto poi comunque lo metterà, e quando succederà lo farà talmente bene perché aiutata dalla madre, che tutte vorranno stare con lei, e la sua socialità avrà un picco stratosferico, la sua autostima viaggerà sulla via lattea e la sua energia interiore acchiapperà tutti coloro che avrà davanti, e sicura di tutto finirà gli studi con largo anticipo e siederà alla destra della prima potenza mondiale. E tutto questo grazie a me e al mio smalto sulle mani. Altro che memory.
4)Da settembre una mostra al mese.
Come no. Perché a me in realtà piacerebbe anche, ma per me le mostre sono cose sacre, luoghi oscuri dove entri e con la bellezza creata da qualcun altro esci fuori dalla tua vita e ti vedi dall’alto e fluttui come drogata, ma in realtà stai camminando nella seconda stanza, nel periodo di punta dell’artista. Tutto è perfetto. Almeno per me. Vi immaginate in questo tripudio di trippone solo mio una frase tipo “mamma, mi scappa la cacca.” Dai….
5)Da settembre la aiuterò ogni week end con i compiti.
Come no. Ma non perché non mi va, figuriamoci, dico che ci sarà anche il padre, sbaglio? Cioè devo fare tutto io?! Parliamone. Anzi no, datemi due dritte in matematica che qui finisce malissimo.
6)Da settembre non alzerò mai la voce, troverò la calma e la giusta combinazione di gentilezza e pazienza.
Ho capito una cosa in questi giorni passati con lei. Che fare il genitore è incredibile, perché è una continua lotta tra quello che vorresti tu e quello che naturalmente vuole il bambino, ma il problema è molto semplice, perché tu ti fai delle remore e cerchi di trovare un giusto equilibrio con il nano che hai davanti, pensi che siccome è tuo figlio e tanto lo hai amato e desiderato, non può subire urla e scapaccioni da parte tua, ma mentre tu ti stai facendo tutto questo pippone intergalattico dentro la tua mente quello è già uscito da quei cacchio di binari educativi intento a costruire liane di disobbedienza e furbizia. Scattanti come soldati, furbi come baristi. Altrochè.
7)Da settembre non le staccherò gli occhi di dosso quando nuoterà.
Giuro, a volte non so proprio dove hanno origine questi propositi, non buoni, fantascientifici. Io che non chiacchiero con barista e mamme?! Per favore basta. Ora faccio un buon non proposito, giuro.
8)Da settembre ogni sera ci si laveranno i denti cascasse il mondo
Questo un pochino proverò. È giusto mantenere puliti e perfetti i propri denti e il proprio sorriso. Bisogna amarsi e stare lontane il più possibile da rughe e malessere del proprio viso. Bisogna uscire dagli schemi acqua e sapone, cioè se vuoi essere acqua e sapone devi comunque avere una cura costantissima del tuo volto altrimenti poi a quarantanni ti ritrovi che cadi a pezzi. Ok, datemi un chirurgo plastico ORA.
9)Da settembre leggerò ogni sera una favola a Margherita.
Le favole. Come no. sono proprio quelle cose che ti fanno più male assai. Non è tanto la favola in sé a farmi girare intorno alla stanza, è più che altro scoprire di vivere quelle cose, capire di far parte della parte triste o della parte felice o quella in cui bisogna lottare o quella del colpo di scena. E più leggi e più sarai sensibile a tutti questi movimenti e quindi poi leggere di principesse e principi risulta faticosissimo più di imparare la tabellina dell’8. Per questo credo che le leggerò una favola alla settimana. Tipo Romeo e Giulietta. Giusto per farle capire che cosa aspettarsi dall’amore.
Perché poi diciamola tutta, quando cerchi i tuoi buoni propositi del grande capodanno di agosto è perché non vedi l’ora di poter stare bene e essere innamorato. Tutto gira intorno all’amore, tutti parliamo di quello e se non ne parliamo o è perché stiamo vedendo la Roma o perché a priori non vogliamo farlo. Ma è sempre lì, ti condiziona, ti molla, a causa sua ti senti solo e poi pieno. Concedersi dei buoni propositi probabilmente è perché abbiamo paura di sbagliare e non lo vogliamo più. Perché forse questa volta sono i (non) buoni propositi giusti, forse per la prima volta non li manterrai per ovvie ragioni.
(Sì, lo ammetto, ultimo paragrafo totalmente fuori dalla grazia di Dio. fatevene una ragione perché qui tra figlia, vita e emozioni andrà sempre peggio.)