Quando lui ti tradisce attraverso una chat
Siti, social network ed app che spingono i nostri compagni a trovare diversivi nel rapporto
Ci vogliono carine, educate, brillanti.
Ci educano fin da quando sono padri alla sobrietà, castigandoci con atteggiamenti gelosi e possessivi.
Dobbiamo essere sempre nel giusto, cercare di non dare troppo nell’occhio ma, allo stesso tempo di non di passare inosservate.
Cresciamo con l’ansia da prestazione, non mangiamo, ci castighiamo, sempre perennemente convinte che ci manchi qualcosa.
Poi, piano piano, impariamo a capire che lo fanno perché hanno paura di noi e impariamo a giocare con le nostre debolezze, cercando di essere donne libere e piacenti con la speranza che un giorno possiamo imparare persino a piacerci.
Diventiamo madri e veniamo sublimate ai loro occhi quasi in delle sante.
Una santità che non vogliamo, un essere relegate al ruolo di madri e mogli che spesso ci sta stretto.
Vorremmo essere guardate anche come strumento di perversione, sentirci libere di esercitare il nostro essere sessualmente attraenti, ma i nostri uomini ci fanno capire che da noi, le madri dei loro figli non è quello che vogliono.
In tutto questo cammino di perfezione che dobbiamo compiere c’è qualcosa che non torna.
Pare che quasi tutti gli uomini, nonostante cerchino questa perfezione e questa purezza, si rifugino ovunque pur di trovare tipologie di donne che sono il nostro opposto e che li intrigano proprio per questo.
Dove sta lo scarto? Perchè accade questo?
Ecco che di fronte alle prime incomprensioni, disagi e conflittualità fra partner, la tentazione è di “fuggire” nella vita virtuale.
Perché tentare di comprendere e di essere compresi, con tutte le difficoltà del caso, nel rapporto di coppia, quando c’è qualcuno, nella chat, con cui possiamo farlo senza difficoltà?
Sempre di più sono i siti, i social network e le app che spingono i nostri compagni a trovare facili gratificazioni del loro ego, e non solo, con un comodo clic magari dallo stesso letto dove dormiamo noi.
Ci sono uomini che si rifugiano in questo quotidianamente e lo spiegano dicendo che è solo un diversivo per alleggerire le tensioni del rapporto di coppia, salvandolo così da un’eventuale accusa di tradimento.
Quando possiamo parlare di tradimento?
Escludiamo, ovviamente, il tradimento reale che si ha nel momento in cui la conoscenza dell’altro da virtuale diventa reale.
Per me il tradimento accade quando il livello di “condivisione” virtuale con l’altro supera un determinato limite.
Quando la presenza dell’altro in chat diventa da confidenziale passionale, quando nasce per soddisfare un bisogno fisico che si è impossibilitati a sfogare nella coppia, ecco che si è profilato il tradimento.
Si tradisce anche la fiducia, l’intimità e la serietà di un rapporto anche se non si è sfiorato fisicamente nessun’altro.
Perché nasciamo e cresciamo con la sensazione di non essere mai abbastanza brave per poi far si che la nostra sicurezza tanto a fatica conquistata, sia il motivo che spinge a cercare altrove la leggerezza.