Abbandonata sulla spiaggia di Monopoli, l’ultimo saluto a Chiaraluna
La storia di Chiaraluna, chiamata così dai poliziotti del commissariato di Monopoli, ha scosso un’intera comunità. Gli agenti le hanno dato un nome per poterla registrare all’anagrafe e per darle una degna sepoltura. La piccola Chiaraluna era stata trovata morta una settimana prima sulla spiaggia di Pantano, nota località marittima vicino Monopoli, la piccola ha terminato il suo viaggio nel cimitero della località pugliese.
Il funerale è stato organizzato da “Movimento per la vita” con la partecipazione proprio dei poliziotti, che si stavano già attivando per conto proprio. Il giorno dei funerali era tristissimo, Chiaraluna è stata tumulata in una bara bianco latte, circondata da peluches e giochi che l’avrebbero potuta rendere felice, ma non in questa vita, qualcuno infatti ha deciso per lei, abbandonandola subito dopo la nascita.
Tutta la comunità pugliese era presente, insieme ai poliziotti, così legati a Chiaraluna probabilmente lì per lavoro ma anche in vesti di nonni, padri, zii, fratelli evidentemente commossi. La funzione è stata celebrata da Don Oronzo Negletto che ha avuto parole di comprensione per chi ha abbandonato la neonata: “Non spetta a noi giudicare ma a Dio. Chiaraluna ora è nelle braccia del Signore anche se sarebbe stato più giusto che ad abbracciarla fosse stata la madre naturale”.
Dopo aver rabbrividito nel conoscere questa storia torniamo un attimo alla burocrazia… continuano le indagini da parte della polizia per cercare di trovare un colpevole. La polizia ha brancolato nel buio, sperando in qualche testimone che abbia potuto vedere o sentire qualcosa. L’appello delle forze dell’ordine:
“Chi sa parli, anche in forma anonima. Sarebbe un atto di giustizia verso Chiaraluna”.
Alle fine le accuse si sono rivoltate contro una ragazza di 23 anni. Questa storia ci commuove ma allo stesso ci indigna… quale madre abbandona così un figlio? Perchè non lasciarla in un ospedale, in un istituto che potesse offrirgli assistenza? Chi ha fatto questo non si merita di essere madre… va bene la fede, come dice Don Oronzo, ma molte volte c’è anche bisogno di un colpevole; la morte di Chiaraluna non può restare impunita, quella piccola aveva tutto il diritto di vivere la sua vita e le è stato negato, senza alcuna pietà.
Oggi siamo qui a ricordare Chiaraluna, perché è passato un lungo anno dalla sua morte e noi vogliamo che la sua storia rimanga viva nei nostri cuori. Noi vogliamo salutarla ancora una volta!
Aiutateci a condividere questa storia, facciamolo per Chiaraluna! Ricordiamola insieme e salutiamola un’ultima volta!