Allarme morbillo: + 230% dei casi
E’ allarme morbillo in Italia, i dati pubblicati dal Ministero della Salute sono preoccupanti, nei primi tre mesi del 2017 si sono registrati 770 casi, a fronte degli 884 complessivi del 2016. Torniamo purtroppo a parlare di una malattia che si pensava quasi completamente debellata.
Secondo il Ministero della Salute la causa di questo aumento è da ricercarsi nel calo delle vaccinazioni; a livello regionale sono quattro le regioni più colpite: Lazio, Lombardia, Piemonte e Toscana. La fascia di età più colpita è quella che va dai 15 ai 39 anni, i casi riguardano bambini non vaccinati e di ciclo vaccinale non completato, infatti il vaccino del morbillo prevede due dosi. Beatrice Lorenzin, ministro della salute, ha spiegato: “La copertura vaccinale contro il morbillo, nei bambini di 2 anni, è lontana dal 95%, il valore soglia, che garantisce l’immunità di gregge e arresta la circolazione del virus”. Il ministro raccomanda una responsabilizzazione dei genitori, il morbillo può anche essere letale, una delle complicanze più pericolose della malattia, secondo recenti studi, è l’encefalite cronica, che può presentarsi anche 6-8 anni dopo l’infezione.
Giovanni Maga, virologo del Cnr afferma: “Il morbillo ha un tasso di contagiosità quattro volte più alto dell’influenza, chiedo che il vaccino diventi obbligatorio!”. La malattia può avere diverse complicazioni:
- Infezioni batteriche: polmoniti, encefaliti, laringiti, otite che colpiscono i neonati e le persone con basse difese immunitarie;
- Colpisce molto spesso la fascia 1-3 anni;
Alberto Villani, responsabile del reparto di malattie infettive all’ospedale “Bambino Gesù” di Roma, ha spiegato che nei reparti ci sono diversi bambini di età inferiore ai 12 mesi ricoverati per morbillo, tra questi anche molti neonati contagiati dai fratelli maggiori. L’allerta morbillo non riguarda solo l’Italia, sono “colpite” anche Svizzera, Romania e Germania.
Nel video che segue sono riportati tutti i dati 2017: