Bimbo mio, nascerai con una malattia difficile. Ma io non lascerò mai la tua mano
La verità, bambino mio, è che io e te siamo una cosa sola, lo siamo sempre stati dal primo momento in cui ho saputo della tua esistenza.
Me la ricordo come fosse ieri, quella sensazione di amore immenso che ha pervaso tutto il mio corpo alla notizia della mia gravidanza. Non sapevo neanche il tuo sesso eppure, ti sentivo già profondamente mio.
Solo quando ti ho sentito crescere e vivere dentro di me, ho compreso il significato di quel legame indissolubile, invisibile ed eterno che lega una mamma a un figlio, che lega me e te.
E mentre i giorni passavano, e la pancia cresceva, io ero felice, io sono felice, perché sto per incontrarti, conoscerti, stringerti tra le mie mani, per non lasciarti più.
Scusami se mi hai sentito piangere qualche volta, una mamma dovrebbe essere sempre forte per il suo bambino, una roccia. La verità è che quando ti hanno diagnosticato quella malattia ho avuto paura, prima di tutto per la tua salute.
Ma i dottori mi hanno detto che non rischi niente, ma avrai bisogno di tante cure e io te ne darò, fino alla fine dei miei giorni. Ho pianto ancora, questa volta perché ho paura di non essere la mamma che speri, di non essere in grado di darti la vita che sogni. Ma tu sei la mia forza e insieme ce la faremo.
Perché anche se la vita ci ha messi davanti al primo e grande ostacolo della tua vita, lo supereremo insieme. Io ti prenderò per mano e ti accompagnerò ovunque, senza lasciarti mai, perché sono la tua mamma e lo sarò per l’eternità.