Cyberbullismo: come intervenire per proteggere i nostri figli
Il cyberbullismo fa sempre più vittime tra i giovani, ecco come intervenire per proteggere i ragazzi.
Il cyberbullismo, come confermano anche i fatti di cronaca, è sempre più diffuso ed è in crescita il numero di ragazzi coinvolti dal fenomeno che prevede un utilizzo distorto ed errato della tecnologia e dei social.
La generazione del nuovo millennio vive ormai bombardata dagli stimoli dell’esistenza virtuale, molto spesso non sapendola distinguere da quella che è la vita reale. Accade quindi che essere attaccati, offesi, presi in giro o minacciati su internet fa soffrire alla stregue degli episodi di bullismo tradizionale, solo che in questo caso purtroppo, il tutto è facilitato dall’accessibilità del web e dei suoi strumenti e basta poco per perdere il controllo.
Cos’è il cyberbullismo
Con il cyberbullismo si indica quel fenomeno attraverso il quale si molesta, minaccia, offende o esclude qualcuno utilizzando in maniera impropria i social o in generale internet (forum, chat, blog, ecc…)
I cyberbulli agiscono in diverse maniere, ad esempio diffondendo pettegolezzi, commenti o informazioni imbarazzanti, fotografie o video, altre volte arrivano a rubare l’identità della vittima ai suoi danni e poi ci sono i casi di minacce, insulti e prese in giro.
Adulti e cyberbullismo
Il fenomeno colpisce soprattutto i giovani, sono loro infatti i soggetti più a rischio perché mediaticamente esposti. Minori invece, sono i casi che prevedono il coinvolgimento degli adulti.
Anche se non direttamente coinvolti in determinate dinamiche, i genitori non devono compiere l’errore di sottovalutare il cyberbullismo perché lo percepiscono slegato dalla vita reale. In realtà questo può diventare ancora più pericoloso a causa della rapida e ampia diffusione che si può avere proprio a causa dell’utilizzo degli strumenti del web.
Il materiale messo on-line dal cyberbullo può raggiungere un numero sconfinato di persone e rimane sul web per sempre o comunque per molto tempo perché impossibile da cancellare e da controllare.
E ancora, molte volte il cyberbullo non si rende conto della gravità delle sue azioni perché non ha una reale percezione della sofferenza e del disagio che può creare nella sua vittima, non avendola davanti a sé e perseverare nell’azione fino a creare danni importanti per la controparte.
La legge contro il cyberbullismo
Negli ultimi anni il cyberbullismo è stato riconosciuto come fenomeno molto pericoloso per i ragazzi, così il 18 giugno 2017 è entrata in vigore una legge che prevede un aumento dei controlli sul web e il maggior coinvolgimento delle scuole per responsabilizzare i più giovani ed educarli a un corretto uso del web.
Genitori: come comportarsi se i figli sono vittime
Il nemico più grande del cyberbullismo è il silenzio, è fondamentale quindi che un genitore presti la massima attenzione a tutto quello che accade nella vita del proprio bambino, questo accade solo se si riesce a stabile un rapporto di ascolto e comunicazione.
In caso in cui un ragazzo è vittima di bullismo, o ci sono i margini per crederlo, è importante intervenire subito e rivolgersi alle autorità e alle associazioni che occupano del fenomeno supportando a livello emotivo e psicologico l’intera famiglia.
Concretamente, un genitore può invitare il figlio limitare il tempo che passa online e a non accettare amicizie dagli sconosciuti o comunque prestare la massima attenzione nelle interazioni social e web perché non si può mai sapere, chi si cela dall’altra parte dello schermo.