I genitori lo abbandonano in un parco insieme ad un biglietto, ma 4 anni dopo
Un giorno di primavera del 2012, un ispettore della sicurezza di Ningbo, in Cina, girovagando per un parco trovò un pacco, nessuno si sarebbe aspettato di trovarci dentro qualcosa di davvero speciale… un neonato è stato abbandonato nello scatolone insieme a questo messaggio: “Vi preghiamo, salvate questo povero bambino!!!”.
Nel biglietto c’erano alcune informazioni importanti che spiegavano che il bambino è sordo e che i genitori hanno dovuto abbandonarlo, purtroppo, perché non potevano permettersi di curarlo, erano troppo poveri, e le spese mediche erano per loro insormontabili; il piccolo allora è stato accolto in un orfanotrofio, ma la la sua sordità sembrava isolarlo dal resto degli ospiti della struttura.
A migliaia di chilometri di distanza, l’americana Molly Sano e suo marito desideravano, da tempo, adottare un bambino ed è stata proprio la foto di questo piccolino a conquistarli, il 2 Ottobre 2014 i due coniugi volano fino in Cina per vederlo. Durante il primo incontro il bambino, che oggi ha 3 anni, inizia a piangere, Molly è smossa dal suo istinto materno, lo prende in braccio riuscendo a calmarlo immediatamente e strappandogli anche un piccolo sorriso; sembra quasi che il bambino abbia capito che è arrivato qualcuno a prendersi cura di lui: “È stato amore a prima vista”, ricorda la donna. L’adozione va a buon fine e la coppia può finalmente portare il piccolo a casa, lo battezzano con il nome di Bennett.
Bennet non poteva trovare una famiglia migliore: Molly è un insegnante del linguaggio dei segni e il marito è sordo. All’inizio l’unico mezzo di comunicazione del piccolo è il pianto, ma in soli tre mesi il bambino è già in grado di comporre frasi complesse con i segni; la sorellina Mila va pazza per lui, i due “sono ‘come gemelli'”, dice Molly felicemente.
Ma una tempesta si abbatte su questa allegra famiglia, dopo alcuni esami, molto approfonditi, si scopre che Bennett è affetto dalla “Sindrome di Usher” che, oltre alla sordità, causa una cecità progressiva. I medici prevedono che all’età di 20 anni, Bennet sarà completamente cieco. Molly ha voluto che suo figlio fosse consapevole delle sue origini e che avesse la possibilità di visitare i posti in cui è nato, prima di perdere completamente la vista. Ecco perché, nel gennaio del 2016, Bennet e sua madre viaggiano fino a Ningbo per incontrare la madre naturale. Come Molly l’abbia rintracciata, non lo sappiamo, tuttavia, è noto che non appena la donna ha rivisto il suo bambino, un sentimento misto di gioia e tristezza l’ha attraversata; arrivato il momento di salutarsi, le due madri si sono scambiate un lungo abbraccio pieno di affetto.
Quella di Bennet non è una storia di cui si sente parlare ogni giorno, perché i genitori l’hanno lasciato in una scatola in un parco? Se nessuno l’avesse trovato, che fine avrebbe fatto quel giorno? Sappiamo che in Cina non è permesso dare in adozione i propri figli, che cosa aspettano a cambiare queste disposizioni? Fortunatamente la storia di Bennet è a lieto fine, avrà una vita sicuramente durissima ma è stato fortunato a trovare una nuova famiglia che lo ama e lo sostiene, purtroppo però non sono tutti così fortunati. Buona fortuna Bennet, non sei diverso, sei speciale e la tua famiglia ti ama proprio per quello che sei!