Indicano sua figlia e ridono della sua disabilità e l’intervento della loro mamma è stato peggiore
Questa storia è stata riportata sulla rivista Wales Online, una mamma trentenne di nome Bethan Germon stava facendo shopping con sua figlia Lydia, quando due giovani ragazzini, improvvisamente, hanno iniziato a ridere della sua amata bambina, che è nata con una rara condizione, chiamata sindrome di Dandy Walker. Questa malattia, purtroppo, causa un accumulo di liquidi nel cervello.
La cosa più orribile e che più ha scioccato Bethan, è stata che la mamma di quei bambini, si è unita a loro, ridendo sull’aspetto di Lydia. “Sono andata a fare delle commissioni e quando sono uscita dal supermercato, due ragazzini hanno guardato mia figlia e hanno iniziato a ridere. La cosa, purtroppo, per me non era una novità, sono abituata alla stupidità della gente. La indicavano e ridevano in modo incontrollabile. Di solito quando i bambini vedono Lydia, chiamano i propri genitori e, quando ridono, questi li richiamano, poiché non è un comportamento adeguato, ne educato. Ma questa volta, tutto aveva oltrepassato il limite! La mamma si è rivolta ai loro figli, chiedendo loro perché stessero ridendo e quando hanno indicato Lydia, lei ha riso insieme a loro. Con noi c’erano Caitlin, la mia figlia più grande e mia madre, lei si era accorta di tutto. Ad un certo punto il bambino l’ha guardata e le ha fatto la linguaccia. Ho visto nei suoi occhi la voglia di andare lì, ma l’ho guardata e lei mi ha capita subito. Una discussione non sarebbe servita a nulla, se non a far notare la cosa alla mia bambina, che si sarebbe sentita diversa, ancora una volta.
Lydia, nei suoi due anni di vita, ha affrontato molti problemi, ma continua a sorprendere i medici, con la sua volontà di combattere.
Ho raccontato questo episodio, perché sensibilizzare le persone, vorrei ci pensassero due volte, prima di prendere in giro tutti quelli come Lydia.
Vorrei che tutte le mamme si sentissero orgogliose dei loro bambini, anche se sono ‘speciali’ e si sentissero sicure di andare a fare shopping con loro, senza paura. Riguardo le mamme che si trovano dall’altro lato, non devono arrabbiarsi o punire i propri figli, ma solo insegnare loro cos’è la diversità. Riguardo, invece, chi si unisce alla presa in giro, beh, lì permettetemi di non avere parole!”