Insegniamo alle bambine a essere coraggiose, non perfette!

Oggi ci si aspetta troppo dai figli, quando vediamo delle bambine giocare nel parco, subito pensiamo che saranno le donne di domani. Ma fermiamoci un attimo, facciamo un passo indietro, prima di tutto sono bambine! Nate per essere mamme, pronte a mandare avanti casa e famiglia, ad essere professionali sul lavoro, capaci di gestire le emozioni, pronte a non arrendersi davanti a niente. Vi abbiamo fatto venire il mal di testa? Immaginatevi loro!

 

Ma proviamo ad abbassare e a contenere le nostre aspettative, l’infanzia non è l’inizio della vita adulta, non è l’ “antipasto” per diventare donne perfette. Ovviamente siamo genitori, e desideriamo il meglio per le nostre bambine, per questo ci diamo da fare tutti i giorni, ci occupiamo della loro educazione, facciamo uno sforzo grandissimo per essere presenti, quasi moltiplicando le ore della giornata. Secondo voi, al giorno d’oggi, chiediamo troppo alle nostre figlie? Forse si, forse no… ma sapete qual è la verità? Il fatto che le ascoltiamo troppo poco.

Hanno tantissimo spazio per sfogarsi sui social, ma purtroppo non lo fanno più con mamma e papà. Forse potrete fraintendere, non diciamo di lasciargli troppa libertà, ma se ci assumiamo il diritto di decidere al posto loro, dobbiamo prenderci tutto, positivo e negativo. Invece di acconsentire aiutiamo le nostre bambine a scoprire davvero dove vogliono arrivare… aiutiamole a capire che la perfezione non esiste, che la vita è fatta di alti e bassi, che non è coraggioso chi non ha paura, ma chi la mette da parte e la supera. Solo così potranno capire quanto, in fondo, siano piccole quelle paure. Le donne perfette non esistono, ma quelle coraggiose sì!

Non vale la pena essere la ragazza più “popolare” ricorrendo al bullismo, all’insulto o all’offesa… non per forza essere deboli significa essere vulnerabili! Sosteniamole invece quando dovranno esercitare un grande potere, contro l’uomo che le picchia o le maltratta; quanto bisogna dire “no” ad un invito sospetto; quando qualcuno è in pericolo.

Insegnategli che insieme fate una bellissima squadra, che le donne unite sono meravigliose e meritevoli, ma nel frattempo lasciate “volare” da sole, aiutatele ad essere persone coraggiose. E’ il “mentre” che conta: “mentre viviamo”, “mentre respiriamo”, “mentre moriamo”… è in questo periodo, nel “mentre”, che succede una cosa ovvero:  la felicità ha una strana simpatia per le persone coraggiose!!

“La vita è l’infanzia della nostra immortalità”. (Johann Wolfgang Von Goethe)