Jasmine vuole mettere in guardia tutte le mamme su ciò che hanno scoperto su suo figlio
L’incubo per questa madre, è iniziato due anni fa. Il suo nome è Jasmine Shortland e allora aveva soltanto 23 anni, mentre il suo compagno Josh, soltanto 21. I due avevano tutto ciò che desideravano, l’amore, una casa e tre bellissimi figli. Ma poi un giorno, la vita ha deciso di essere crudele e oggi Jasmine vuole fare un appello per tutte le mamme del mondo, affinché non capiti anche a loro.
Tutto è iniziato quando suo figlio di tre anni, Bryan-Andrew, ha preso la varicella. Un malattia comune e del tutto normale, che il suo primo figlio, Austin, aveva già avuto. Bryan stava bene, ma per evitare che potesse contagiare Ivan, il fratellino più piccolo, Jasmine decise di portare lui e suo fratello Austin a dormire dalla nonna per un po’ di giorni. Mai avrebbe immaginato che sarebbe accaduta una simile tragedia. Una mattina, quando la donna è andata a svegliare Bryan, si è accorta che il piccolo non rispondeva. Nonostante l’insistenza, non mostrava segni di vita. Jasmine si è precipitata subito lì e hanno chiamato i soccorsi, ma non c’è stato nulla da fare, il bambino era morto. Com’era possibile? Una semplice varicella? La sera prima il piccolo stava bene, rideva e giocava. Cos’era accaduto? Diverse settimane dopo, i medici, hanno scoperto qualcosa di orribile e sicuramente inaspettato. Bryan aveva contratto una rara forma di streptococco A, che gli aveva infettato il sangue, avvelenandolo (stepsi) e portandolo alla morte. A quanto stabilito dai medici, il bambino si era infettato grattandosi le bolle della varicella. La cosa più strana è che non aveva mostrato alcun segno di malessere, nessuno avrebbe mai potuto nemmeno immaginarlo..
Jasmine era distrutta e come se non bastasse, negli stessi giorni del lutto, scoprì di essere incinta di dieci settimane, ma il troppo dolore e lo stress della situazione, le hanno provocato un aborto. La giovane è quasi morta, poiché ha perso il 75% del sangue nel suo corpo.
“Le infermiere mi dissero che quel giorno accanto a me doveva esserci un angelo custode, non si spiegavano come fossi sopravvissuta. Avevano ragione, sono sicura che c’era il mio Bryan.”
“Non voglio spaventarvi, ciò che voglio è soltanto aumentare la consapevolezza di questo pericolo sconosciuto che riguarda la varicella. Voglio dolo chiedervi di essere più vigili e di sollecitare i vostri figli a non grattarsi“, ha concluso Jasmine.
Condividiamo il suo appello e aumentiamo la consapevolezza.