La condizione che ha portato alla morte la piccola Emerson
Il post di Elias per la morte della sua piccola Emerson..
La storia che vi stiamo per raccontare, è qualcosa che riguarda tutti i genitori, con figli ancora neonati. La protagonista è una bambina, chiamata Emerson Faye, che è venuta al mondo il ventisei luglio ed è morta, soli dodici giorni dopo, a causa dell’herpes sinplex virus.
Una sindrome che può colpire i neonati, quando un adulto, li bacia o li tocca senza essersi lavato le mani. Per una persone grande, un semplicissimo raffreddore, non può causare alcun tipo di problema, ma per un bambino con pochi giorni di vita, può essere fatale. Questo infatti, è il caso della piccola Emerson. I suoi genitori Presley ed Elias Trejo, inizialmente sono stati in silenzio, volevano rimanere da soli. Però, alla fine, la madre, ha deciso di pubblicare un messaggio su Facebook, che ha colpito tutti. “Non avevo ancora intenzione di dire nulla, ma sono stanca delle speculazioni ed è ora di rendere tutti consapevoli della malattia, che ci ha portato via la nostra amata bambina. Potete avere il virus e nemmeno sapere di averlo. Non dovete avere per forza un raffreddore per trasmetterlo. Quando qualcuno ha questa sindrome e bacia un neonato, nel suo corpicino può diffondersi molto rapidamente. Succede così in fretta che non riesci nemmeno a renderti conto che il piccolo è malato. Nel caso di Emerson, quando siamo arrivati in ospedale, il suo fegato era sparito del tutto. Mia figlia, la mai stessa carne, il mio stesso sangue, che ho messo al mondo con tutto l’amore possibile, è stata attaccata ad una macchina, che la faceva respirare e dovevo essere io a decidere quando staccare la spina.
Una madre non dovrebbe mai seppellire il suo bambino. Il suo virus l’ha presa in dodici giorni e l’abbiamo vista morire molto lentamente ed ora, devo passare una vita senza di lei.
Tutti devono essere consapevoli, di quello che questa condizione può fare ad un neonato ed alla propria famiglia. Il nostro angelo, perfetto, sano e bellissimo, non è più qui con noi. Questa è una malattia seria e pericolosa. Fate la vostra parte, non baciate più i neonati e prima di toccarli, ricordatevi sempre di lavarvi le mani.
Emerson non meritava di morire. Io come moglie e madre, non lo meritavo. Mio marito, non lo meritava. Ti amo piccola mia. Porterò il tuo nome ed il tuo amore fino all’eternità. Non ti dimenticherò mai. Non smettere di volare!”
Il post di Elias è diventato virale e noi vi chiediamo di farlo conoscere ai vostri amici, per rendere tutti consapevoli di questa terribile condizione. Condividete!
Riposa in pace Emerson..
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