La morte della bambina, a causa della SIDS

“Sono una giovane madre di venti quattro anni e ho deciso di scrivere questo post, per far capire a tutti l’importanza dei nostri figli. Era una sera come le altre per me, non so ancora bene il motivo, ma quella sera ho preso la mia bambina e l’ho messa nel letto vicino a me.

Però, la SISD, l’ha portata via per sempre dalla mia vita. Non riesco ancora a capire come sia stato possibile. Ancora oggi, non riesco a farmene una ragione. Mia figlia dormiva beatamente nel suo lettino, non so ancora bene il motivo, ma io sono andata lì e l’ho presa in braccio. Poi, mi sono sdraiata con lei, nel letto grande. L’unica cosa che posso dire è che ringrazierò sempre Dio per averlo fatto. Questo perché, senza saperlo, è stata l’ultima possibilità che ho avuto per abbracciarla. Ho ignorato il caos che avevo in casa, ho pensato solo a lei. Solo sette ore più tardi, lei ha smesso di respirare e questo mi ha distrutto. Sono molto giovane, ma il mio cuore è come se fosse molto anziano. Mia figlia è morta troppo presto, per questo a voi madri, chiedo di seguire un po’ della mia saggezza. Rallentate un po’ e passate il più tempo possibile con i vostri bambini. Mettete giù quello stupido telefono. Non permettere che il senso di colpa di ieri, vi derubi della gioia di oggi. Scattate una foto da ricordare, ma non troppe, altrimenti non riuscite a godervi dei piccoli momenti che la vita vi offre. Non diventate tristi, nel momento in cui crescono. Crescere, è ciò che sono destinati a fare.

Parlo con esperienza, quando dico che una casa disordinata non ha importanza. Al funerale di mia figlia, ho pronunciato queste parole: ‘Se avessi saputo che il nostro tempo sarebbe stato così breve, avrei avuto la casa più disordinata al mondo!’

La mia esperienza è la prova tangibile, che la vita è molto breve. Quindi, amate, siate gentile con tutti, mettetevi a terra con i vostri figli e giocate con tutto il tuo cuore.

Fatelo per voi, fatelo per i vostri bambini, ma cosa più importante, fatelo soprattutto perché ci sono poche opportunità in questo viaggio chiamato maternità.

Per favore, madri, rallentate!”

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