La storia del piccolo Matthew
Oggi vogliamo raccontarvi una storia particolare che ci è rimasta nel cuore e che ci ha lasciato una lezione molto importante. Il bambino che vedete nella foto di seguito si chiama Matthew e, anche se non si direbbe, anche se penserete sicuramente che è impossibile, ha 7 mesi.
Quando sua mamma era incinta, i medici si sono ritrovati costretti a indurle il parto a 28 settimane di gestazione. Alla nascita questo dolce scricciolo pesava circa 500 gr e misurava 27 cm. E’ stato tenuto in ospedale, nel reparto di terapia intensiva per più di 3 mesi. Secondo le prime diagnosi, i medici credevano che fosse affetto da microencefalia. Sicuramente ne avrete già sentito parlare, è una condizione che, a causa dell’anomalo sviluppo del cervello, fa crescere la testa di dimensioni più piccole del normale. Nessuno credeva che Matthew sarebbe sopravvissuto a lungo ma questo guerriero voleva vivere, lottava giorno dopo giorno e alla fine, ha dimostrato a tutti che i miracoli esistono.
Le diagnosi iniziali era tutte sbagliate, il piccolo è affetto da una rara forma di nanismo. Nonostante oggi abbia 7 mesi, pesa poco più di un chilo. I vestiti che indossa sono quelli creati per i bambolotti giocattolo o proprio su misura per lui. La notizia del nanismo ha ridato speranza ai suoi genitori, che hanno pregato giorno dopo giorno affinché il destino non gli portasse via la loro dolce creaturina.
Come ha dichiarato suo padre: “Matthew sta bene, è come un qualunque altro bambino, correrà, giocherà, andrà a scuola, rimarrà solamente estremamente piccolo. Ma è la nostra benedizione, lo amiamo ogni giorno di più, lui riesce a tirar fuori il meglio di ognuno di noi. Non c’è niente di male ad essere diversi!”
I bambini “speciali” sono bambini come tutti gli altri. Vedere la tenerezza di queste immagini ci scalda il cuore. Matthew avrà una vita meravigliosa grazie alla sua famiglia, anche se si ritroverà a dover affrontare tanti ostacoli, perché purtroppo l’ignoranza e la cattiveria fanno parte del genere umano, ma noi ci auguriamo che raccontando la sua storia, riusciremo, in qualche modo, a smuovere un po’ le coscienze.
Condividete questa storia, per mostrare al mondo quanto Matthew sia meraviglioso e soprattutto, per mostrare ad ogni mamma, ad ogni genitore, che si trova in una situazione simile, che non bisogna mai perdere la speranza, l’amore e la fede.