Le 7 regole d’oro per educare i bambini
Le 7 regole d'oro per educare i bambini, secondo un noto psichiatra infantile. Tutti i genitori dovrebbero conoscerle.
Le 7 regole d’oro per educare i bambini, secondo un noto psichiatra infantile. Tutti i genitori dovrebbero conoscerle. Un importante psichiatra italiano, Giovanni Bollea classe 1913, ha trascorso tutta la sua vita a studiare e lavorare sullo sviluppo infantile portando una vera rivoluzione nell’ambito della neuropsichiatria pediatrica italiana.
Il dottore ha introdotto per la prima volta la psicoanalisi e la psicoterapia di gruppo nella clinica universitaria di Roma.
Con gli anni, ha stilato un elenco di 7 regole d’oro per crescere un bambino felice ed educato. Se sei un genitore, dovresti assolutamente conoscerle. Continua a leggere:
1. Non dare troppo a tuo figlio, dagli meno. Il consumismo fa scomparire il desiderio e apre le porte alla noia.
2. Non conta la quantità del tempo che si trascorre con un bambino, quello che conta è l’intensità. I primi venti minuti dopo essere tornati a casa dopo aver trascorso tutta la giornata fuori, sono davvero fondamentali. Questi minuti devono essere dedicati al confronto con i propri figli e alle coccole.
3. I giochi più belli e più educativi sono quelli che si fanno con la fantasia di una madre e le mani di un padre. Non servono giocattoli costosi, possono bastare due pezzi di legno e inventarsi giochi creativi.
4. Quando i tuoi figli raggiungono dai 3 ai 5 anni di età, insegnali a svolgere dei lavoretti a casa insieme a te. Fa parte dell’educazione insegnare ai bambini come fare le piccole cose, ad esempio attaccare un bottone.
5. Fai praticare sport ai tuoi figli ma non deve essere una costrizione, deve essere lui a desiderarlo. L’ideale è farlo in compagnia facendo capirli che la fatica a volte sempre ma non significa diventare a tutti i costi campione. Due o tre ore di allenamento a settimana bastano.
6. Un bambino va incoraggiato alla cultura artistica, teatro, musica e arti visive creano il desiderio di migliorare.
7. Le donne che lavorano, a fine giornata pensano già ai figli e alle faccende di casa. Sarebbe meglio per loro uscire mezz’ora prima per godersi i propri figli e per essere meno stressate.