Macchie blu sulla pelle dei neonati. Che cosa sono?
Le “macchie mongoliche”, sono piccole voglie di colore scuro, che compaiono sulla pelle del neonato, note anche come “blue mongolian spot”. Spesso sono state scambiate per segno di abusi compiuti sul bebè, una diagnosi che ha sconvolto la vita a non pochi genitori. Ma è semplice ignoranza occidentale, infatti la nostra comunità non è abituata al fenomeno di questo segno naturale sul corpo dei neonati.
Le macchie in questione sono presenti nella popolazione mongola (al 99%, da qui il nome) e sono rarissime fra i cinesi. In alcune tribù degli indiani d’America sono presenti in modo elevato, questo potrebbe confermare la loro possibile antica origine asiatica. Anche gli africani possono manifestarla, ma poiché sono di pelle scura la macchia è meno visibile.
Il colorito del neonato molto spesso presenta delle caratteristiche peculiari di cui è bene tener conto per non preoccuparsi inutilmente o per non sottovalutare alcuni sintomi importanti. Nei primi mesi di vita è normale che la pelle del bebè sia pallida e che manine e piedini siano freddi. Se invece labbra e lingua hanno lo stesso colore pallido o tendente al cianotico, potrebbe trattarsi di una disfunzione dell’apparato circolatorio. Un’altra evidenza importante è la manifestazione cutanea di macchie scure, simili a lividi ed ematomi. Quest’ultime possono essere localizzate sulla zona lombosacrale, ma anche sugli arti, sulle natiche e nella parte bassa della schiena. Siamo in presenza delle così dette “macchie mongoliche”, che possono anche essere simili ad ematomi.
Va subito detto che non c’è nessuna relazione con il mongolismo o con la Sindrome di Down. Infatti le macchie mongoliche sono causate da un accumulo sub cutaneo di pigmento e melanina, scompaiono da sole senza alcun bisogno di prescrizioni mediche o di trattamenti. Seppure l’eventualità è piuttosto rara, esiste l’ipotesi che una o più macchie abbiano natura non transitoria: sono le così dette “voglie”. Le riconosciamo perché sono macchie con forma varia, colore e dimensione, che non vengono autonomamente riassorbite. Dal punto di vista scientifico la corretta definizione di macchia mongolica è “melanocitosi dermica congenita”.
Le macchie mongoliche quindi indicano una discromia del tutto benigna che compare sulla pelle del neonato nelle prime settimane o nei primi mesi di vita, soprattutto nella regione sacrale. Si presenta come una macchia bluastra o grigiastra dai bordi irregolari e dalle dimensioni anche superiori ai 10 cm. Se la melanocitosi non dovesse accennare a sbiadirsi, o dovesse accentuarsi, si può richiedere il consulto di un dermatologo infantile.
Vi è mai capitato di vedere prima questa “macchia blu”?