Una culla vuota
"Ogni sera nella sua veranda lei lasciava una culla vuota. Non riuscivo a capirne il motivo ma ero sempre più curiosa. Una sera mi sono fatta coraggio, sono andata da lei e le ho chiesto perché lo facesse, la sua risposta mi ha cambiato la vita"
C’è una storia dietro quella culla, fatta di lacrime ma anche di speranza. Sarah vive in un quartiere della città di Sydney e la sua vita procedeva normale, come tante altre, finché qualcosa la cambiò. Ad attirare l’attenzione di Sarah fu una culla, che la sua vicina ogni sera lasciava nella veranda.
“La mia vicina non aveva bambini, eppure ogni sera nella sua veranda lei lasciava una culla vuota. Lo faceva da una settimana ormai. Mi sono decisa a chiederle perché lo facesse, ma la sua risposta mi ha lasciata in lacrime, ed è allora che la mia vita è cambiata”La donna che lascia la culla vuota nella veranda, si chiama Catherine Lucre, ha 56 anni e vive sola. Purtroppo la donna restava spesso scossa dalle notizie che la martoriavano. A Sydney non è per niente raro c he i bambini neonati vengano abbandonati, alcuni vengono trovati in tempo, altri purtroppo vanno in contro ad una fine tragica. La settimana prima che Lucre cominciasse a mettere la culla fuori dalla sua veranda, erano stati trovati due neonati abbandonati, ai lati opposti della città. Uno di loro era sopravvissuto perché qualcuno aveva sentito il suo pianto, l’altro purtroppo era stato sepolto sotto la sabbia. “Ho pensato che se potevo fare qualcosa perché un neonato non finisse morto o abbandonato, dovevo farlo” ha spiegato Lucre. La donna ha deciso che voleva offrire alle madri disperate, un luogo dove poter lasciare il loro bambino in maniera anonima, senza ripercussioni legali. L’Australia non ha leggi che permettono ai genitori disperati di abbandonare i propri figli in modo sicuro, senza temere di essere perseguiti dalla legge.
“So che essere madre è una cosa molto difficile, quando nasce un bambino ci si sente perse, come se non ci fosse un posto dove poter andare senza essere giudicata. Anche se ci sono posti dove si può chiedere aiuto, a volte le donne non pensano abbastanza a dove poter trovare questi aiuti, o ne ignorano l’esistenza.”
Lucre quella settimana ha creato la fondazione Operacion Safe Haven nel novembre del 2014, si è assicurata che tutto fosse legale e ha cominciato a spargere la voce sui social e nella città stessa. Anche Sarah si è unita alla fondazione e attualmente vantano 600 case disponibili ad accogliere un bambino, su tutto il territorio Australiano.
La culla vuota è il simbolo di questa associazione, offre un posto caldo e sicuro per il possibile bambino che viene abbandonato. Loro non crescono i bambini, li tengono solo fino all’arrivo dei soccorsi, poi vengono trasferiti in un orfanotrofio.
La sua associazione non è ancora molto conosciuta, ma già diversi neonati sono stati salvati da un abbandono che poteva portarli alla morte. La vita di Sarah è cambiata, adesso come scopo principale, ha quello di salvare bambini. Ci sono ancora molti paesi che non hanno leggi chiare a riguardo, dove i neonati vengono abbandonati o peggio ancora. Lucre spera che la sua fondazione possa essere di ispirazione, ovunque ce ne sia bisogno.